ROSETO – Con una pioggia di critiche e commenti negativi viene sepolto il battibecco in aula nell’ultimo consiglio comunale di Roseto, in cui il capogruppo di Forza Italia, Antonio Norante ha invitato la collega del Pd, Teresa Ginoble, ad “andare a fare i piatti", piuttosto che stare in consiglio. Il Partito Democratico rosetano denuncia «il disprezzo e l’odio con cui sono state pronunciate le offese, con cui si è voluto offendere non solo la Donna e con essa il ruolo di moglie, mamma e casalinga che racchiude ma soprattutto i cittadini che l’hanno delegata al ruolo istituzionale di rappresentarli».
Invocano invece una punizione almeno simile a quella inflitta al giocatore veneziano che ha offeso con lo stesso invito un arbitro donna, tre mesi senza calcio, le Commissioni Pari Opportunità di Provincia e comune di Roseto con la consigliera provinciale di parità, che sottolineano quanto «per molti uomini italiani le donne che “non se ne stanno a casa” sono una vera ossessione e che questa ossessione è decisamente trasversale colpendo ambienti sociali, fasce d’età e livelli culturali anche molto diversi fra loro, in questo caso con l’aggravante del ruolo istituzionale rivestito e dell’insulto oltre che alla collega anche al luogo che lo ospita».
Dal canto suo il sindaco Enio Pavone, accusato di non essersi scusato con la vittima degli epiteti sessisti, è intervenuto a nome suo e dell’amministrazione, con una nota, per «esprimere solidarietà e vicinanza al Consigliere Teresa Ginoble ed a tutte le donne che si sono sentite offese da certe parole», ribadendo la gravità dell’accaduto, che però va contestualizzato, essendo «avvenuto in un clima di forte tensione e tra reciprochi e riprovevoli attacchi tra le parti e che hanno travalicato gli aspetti politici, sconfinando nel campo del personale e della sfera privata». A favore di un rispetto verso la presenza femminile, Pavone ricorda l’impegno dell’amministrazione rosetana, negli ultimi 5 anni, «nella vicinanza alle donne e per le numerose iniziative, messe in campo con la locale Commissione Pari Opportunità, a favore dell’universo femminile e contro le violenze, fisiche e verbali, che hanno riguardato le donne».