TERAMO – Nella sua dichiarazione di voto sul Pef della Teramo Ambiente, Dodo Di Sabatino Martina è stato lapidario, pronunciando il suo ultimatum all’amministrazione Brucchi, che ha invitato a portare i correttivi alla gestione della coalizione, altrimenti il passo successivo e più corretto sarà quello del ritorno alle urne. Con una data di scadenza: prima della dicussione in consiglio dei bilancio. Ecco il passaggio testuale della dichiarazione di Doodo:
«Il Pef della Tia è il nostro ultimo atto di fede, sindaco, glielo dico a nome di Teramo Soprattutto. E’ l’ultimo nostro atto di fede. Lo votiamo per responsabilità, con qualche difficoltà, ma aspettiamo che lei convochi, in maniera urgente, un tavolo politico che ripristini un decoro e un rispetto tra le parti che in questa coalizione l’hanno sostenuta nella vittoria elettorale. Altrimenti, sindaco, non c’è più provvedimento amministrativo che tenga. E non pensi di superare il bilancio se non ci sia un chiarimento reale, concreto, serio, puntuale, analitico, sulle convergenze, sulle possibilità, e sulle reali intenzioni di continuare a stare insieme. Altrimenti è giusto sindaco, restituire il mandato nelle mani dei cittadini. Senza più se e senza più ma, dando la legittima aspirazione a chiunque di portare avanti il proprio progetto politico, la propria esperienza da proporre».