TERAMO – Avevano semplicemente creato un indirizzo mail del tutto sovrapponibile a quello di un’azienda abruzzese, realmente esistente, e da questo facevano ordini di merce a diversi fornitori, per acquistare generi alimentari. Ordini che i venditori hanno ritenuto affidabili, al punto da spedire il materiale verso Teramo, dove i due, un 58enne e un 55enne, risiedono: una volta ricevuta la merce, i due si rendevano ovviamente irreperibili, senza eseguire il pagamento promesso. Con questo banalissimo trucchetto hanno truffato per ben 18mila euro tre aziende della zona di Vignola, vicino Modena, produttrici di Parmigiano-Reggiano e di salumi. Ce n’è stata una quarta, però, la cui titolare ha fiutato qualcosa di poco chiaro e invece di accettare di spedire la merce, chiedendo che fosse ritirata personalmente da chi ordinava, a Vignola. Nello stesso tempo sono stati avvertiti anche i carabinieri che hanno colto sul fatto i due teramani, che si sono presentati ai cancelli della ditta con un furgone preso a noleggio. E’ stato lì che gli investigatori hanno ricostruito tutti i precedenti casi e denunciato i due teramani per truffa aggravata.
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