TERAMO – Sulla crisi a Teleponte, ha preso posizione oggi con una nota il capogruppo regionale del Partito democratico, Sandro Mariani: «La crisi dichiarata con l’apertura della vertenza di giornalisti e tecnici di Teleponte pone alle istituzioni e ai rappresentanti politici una serie di questioni. La prima, la più importante, è il diritto all’informazione locale dei Cittadini. La provincia di Teramo – scrive Mariani – storicamente non ha mai dovuto rinunciare a una o più televisioni. Esse sono state e sono il testimone degli accadimenti che riguardano l’intera collettività. Questo diritto dei cittadini, con il silenzio di Teleponte, viene meno. Già in questi giorni di oscuramento il diritto è venuto meno». Parla di dovere del’informazione dell’emittenza locale il dirigente del Pd: «La seconda questione riguarda il dovere all’informazione che editore, direzione, giornalisti e personale tutto assumono quando, seppur con risorse solo in parte pubbliche, si propongono come fonte di informazione. Il loro dovere ormai è informare e non possono sottrarsi facilmente a questo – afferma Mariani, senza dimenticare però il personale e il futuro occupazionale -. Terzo elemento su cui tutti dobbiamo lavorare è ovviamente il mantenimento dei livelli occupazionali e soprattutto delle professionalità che negli anni sono state sviluppate. Sono un patrimonio, come lo è Teleponte, che va salvato. Per questi motivi, nell’esprimere vicinanza alla cittadinanza e a Teleponte, sto studiando in queste ore come rendermi utile sia sul piano personale che su quello istituzionale».
Sulla vertenza è intervenuto anche il candidato sindaco del Pd a Roseto, Sabatino Di Girolamo, che ha espresso un pensiero di solidarietà nei confronti «dei professionisti che da anni si occupano, con dedizione, dell’informazione televisiva e che da mesi non percepiscono stipendio. Ogni volta che muore un organo di stampa muore un pezzo di democrazia – ha dichiarato l’avvocato rosetano -. Ci auguriamo vivamente che la crisi possa essere superata. Sollecito me stesso e le istituzioni a trovare una soluzione per ridare voce ad una importante testata per l’informazione locale che migliaia di cittadini della provincia di Teramo seguivano costantemente e che dava risonanza anche alle iniziative del comune di Roseto».