TERAMO – Le insegne ancora per un pò resteranno l’unico segno tangibile di una banca che seppur passata tra diverse fusioni e incorporazioni, per certi versi era rimasta sul territorio. Ma da oggi, ufficialmente, nei sistemi e nella realtà del panorama economico finanziario nazionale, la Banca dell’Adriatico non esiste più. Al suo posto un solo grande istituto, Intesa San Paolo. I correntisti sono stati avvertitia da tempo, con la il sopraggiungere della data del 16 maggio, la deadline dell’istituto che viene da lontano, dagli anni della Banca Popolare di Teramo e Città Sant’Angelo, e che è stato presieduto per 4 decenni da Giandomenico Di Sante. Da oggi anche lo storico imprenditore del mobile di San Nicolò non è più il presidente della Banca, il cui cda è stato azzerato per l’incorporazione nella "banca-madre". Si chiude così, in maniera sicuramente meno traumatica rispetto agli altri due istituti di credito cittadini, la lunga storia della banca popolare, anche se l’istituto continuerà a vivere senza conseguenze concrete per i clienti e i titolari di conti corrente. Dopo al Tercas e, tra qualche settimana, la Banca di Teramo, dunque i teramani e gli abruzzesi dovranno fare i conti con la scomparsa di un altro istituto di credito locale.
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