TERAMO – Lo hanno aspettato per applaudirlo, come si accoglie un figlio che torna da lontano. Quando il carro funebre è arrivato nella piazza del muncipio, c’era un migliaio di persone ad attendere Marco Pannella. Tra due ali di folla è stato salutato dal sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, dal presidente della Provincia, Renzo Di Sabatino, dal rettore dell’Università di Teramo, Luciano D’Amico e dal parlamentare Paolo Tancredi. Un lungo abbraccio del sindaco con Laura Hart e Matteo Angioli, i due angeli che hanno vissuto anche loro i 100 giorni nella ‘panetteria’ del leader radicale, anche stanotte accanto a lui. Poi il commovente saluto alla cugina, prima parente prossima del leader radicale, prima di accompagnare il feretro in sala consiliare. Il tempo di sistemare la bara sui treppiedi, coprirla in parte con la bandiera tibetana e sistemarci sopra le chiavi della città di Teramo, simbolo della massima onorificenza assegnata a Pannella dal consiglio comunale lo scorso 12 maggio, e poi via al flusso di cittadini, tanti, che nonostante l’ora notturna hanno comunque voluto salutarlo.
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