ATRI – La sicurezza si costruisce insieme e si garantisce anche attraverso l’attenzione che mettiamo nell’ascoltare le voci dei sindaci e dei cittadini che essi rappresentano: ecco perchè abbiamo intensificato il nostro investimento su un sistema di sicurezza integrato e partecipato, che permetta l’ottimizzazione dell’attività di prevenzione». Il questore di Teramo, Giovanni Febo, nell’aprire le celebrazioni del 164esimo anniversario della fondazione della Polizia di Stato, organizzate quest’anno nella sala consiliare del Comune di Atri, alla presenza del nuovo prefetto Graziella Palma Maria Patrizi, ha sottolineato come sia stato proficuo nel 2015 il coinvolgimento diretto delle Amministrazioni Locali, dimostrato dai progetti già realizzati o in fase di completamento dei sistemi di video-sorveglianza in 23 comuni della provincia, dalla realizzazione di opere pubbliche per migliorare o recuperare le aree degradate. Una Polizia di Stato che, nel Teramano, nonostante le difficoltà oggettive, ha profuso sforzi con 673 servizi straordinari di controllo del territorio con l’ausilio delle pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine “Abruzzo”, il contrasto all’abusivismo commerciale con le polizie locali in particolare ad Alba e Tortoreto, le circa 2.600 pattuglie garantite dalla Polizia stradale che ha elevato 8mila contravvenzioni ed effettuato 9 servizi dedicati al contrasto della guida in stato di ebbrezza alcolica o sotto l’influenza di sostanze stupefacenti: solo durante questi servizi sono stati controllati 289 veicoli, 355 persone, con 101 contravvenzioni, il ritiro di 37 patenti e la detrazione di 248 punti.
Sul fronte delle statistiche, i reati diminuiscono, da circa 13.000 del 2013-2014 agli attuali 10.620: i furti sono stabilmente fermi a poco più di un migliaio all’anno (1.150). Semmai il nodo è quello degli stupefacenti che continua ad essere piaga attualissima: «I recenti controlli effettuati presso alcuni istituti scolastici – ha sottolineato il capo locale della polizia – hanno evidenziato che l’uso, in qualche caso anche frequente, delle droghe fra i giovani rimane la nostra priorità da portare avanti per creare nei giovani stessi la cultura della legalità». Capitolo a parte merita l’immigrazione: su una popolazione provinciale di 311mila abitanti, ci sono 16.645 stranieri regolari e nell’ultimo anno sono stati assegnati a strutture dedicate del territorio 737 richiedenti asilo, quale fotografia di una situazione tutt’altro che sproporzionata ed esasperante. Non va dimenticata, poi, l’azione preziosa dei settori come la polizia ferroviaria e della polizia postale e delle telecomunicazioni che hanno inferto colpi importanti alla diffusione della pedopornografia e dei reati telematici.