TERAMO – (jacopodifrancesco) Aria da primo giorno di scuola al Bonolis, per la presentazione del nuovo direttore sportivo, Fabio Lupo, che ha voluto subito dare spazio ai suoi ricordi a Teramo: «Ricordo con affetto il dottor Bonolis, riflettevo ieri che sono passati 20 anni dall’ultima volta che ho vestito la maglia del Teramo (4 presenze e un gol annullato contro il Giulianova, ndr) e altrettanti ne sono passati da quando ho intrapreso la carriera da dirigente. Colgo l’occasione per ringraziare il Monopoli, un’esperienza che si è chiusa bene. Spero che la prossima stagione – ha proseguito – possa regalarci delle soddisfazioni: mi è stato chiesto di costruire una squadra di gente che veda la maglia del Teramo come un’opportunità importante, con giocatori bravi e motivati che non mollino un centimetro; questo d’altronde era il mio Dna da calciatore».
Quanto alla parte prettamente tecnica, queste le sue considerazioni: «Bisognerà guardarsi negli occhi con il gruppo storico, le loro qualità non sono in discussione ma dobbiamo capire quanta voglia hanno di rimanere. Al presidente piacciono gli attaccanti forti, ma il nostro obiettivo sarà costruire una squadra con un’idea di gioco, che sappia supportare gli attaccanti invece di addossargli tutte le responsabilità. La riforma dei gironi – ha continuato Lupo – è un aspetto da tenere in conto, ma non condizionerà le nostre scelte di mercato».
Riguardo a Zauli (probabilmente verrà presentato in settimana) si è espresso così: «C’è stato un feeling immediato, con me e con il presidente. Le sensazioni nel calcio sono fondamentali e questa sarà una stagione all’insegna della condivisione».
Poi la chiusura, con cui ha lanciato un messaggio forte a tutto l’ambiente: «Il Teramo ha scritto delle pagine importanti, ma mi piace pensare che da oggi si cominci un nuovo libro – ha detto il nuovo diesse del Teramo – dove scrivere tante cose belle, nel quale ripartire e sognare con i piedi per terra, rendendoci conto di quello che realmente siamo. Voglio guadagnarmi il consenso della tifoseria con passione e partecipazione».
Ad accompagnarlo c’era il presidente Campitelli, che l’ha accolto così: «Non lo conoscevo ma mi ha dato delle belle sensazioni, con lui intraprendiamo un percorso a medio-lungo termine con una società forte, puntando su giovani e calciatori affamati. Ringrazio Vivarini per quello che ci ha dato, lui ha voluto che entrambi cominciassimo un nuovo percorso e ha fatto bene. In qualunque girone saremo inseriti – ha continuato – affronteremo città con tessuti industriali mostruosi, sarebbe bello se qualche imprenditore locale volesse dare una mano all’unica società importante sul territorio. Stiamo anche portando avanti un settore giovanile importante, Faggioli (classe 2000) ci è stato chiesto dalla Lazio e non solo; a questo ha contribuito anche il miglioramento delle strutture, anche se – ha concluso – non siamo ancora dotati di un campo nostro».
Aspettando Zauli e il mercato, il Teramo è ripartito. E pare ci sia tutto per scrivere delle belle, nuove pagine.