TERAMO – Anche il consigliere regionale del M5S Riccardo Mercante si inserisce nel dibattito sul nuovo piano di riqualificazione del servizio sanitario abruzzese presentato dall’assessore regionale alla Sanità, Silvio Paulucci, lo scorso 10 giugno. «Anche il piano di riqualificazione del servizio sanitario abruzzese per il biennio 2016-2018 – scrive il consigliere pentastellato – adottato dal commissario ad acta Luciano D’Alfonso lo scorso 10 giugno, continua sulla falsariga tracciata dall’attuale governo regionale accingendosi a produrre l’ennesimo atto di impoverimento della provincia teramana. Non bastava – ha proseguito Mercante – un Masterplan che lascia alla nostra provincia solo le briciole né la totale assenza di progettazione o di una strategia per lo sviluppo e la crescita del nostro territorio. Adesso è la volta degli ospedali teramani, già colpiti dalla chiusura di reparti e servizi, dai continui tagli di risorse, dalla drastica riduzione delle prestazioni e della rete assistenziale, dalla cronica carenza di personale, che dal PSR escono fortemente danneggiati. Così mentre per l’area di Chieti e Pescara è prevista la nascita di un DEA di secondo livello, per il nostro territorio si parla solo di analisi e studi di fattibilità. Se il destino dei nosocomi di Lanciano, Avezzano e Vasto è quello di essere sede di DEA di primo livello, l’ospedale di Giulianova continuerà ad essere relegato a mero ospedale di base. All’interno di una programmazione seria ed attenta ai bisogni dei cittadini, al contrario – ha continuato Mercante – ritengo sia assolutamente necessario prevedere una connessione funzionale anche tra i Presidi ospedalieri di Teramo e L’Aquila che porti alla realizzazione di un DEA di secondo livello proprio a Teramo in quanto baricentro, tra l’altro facilmente raggiungibile da ogni punto del territorio in pochissimo tempo, tra le due province. Senza dimenticare, poi, che è ora di restituire al nosocomio di Giulianova il ruolo che merita, considerando che è l’unico ospedale della costa abruzzese nel lunghissimo tratto che va dal confine marchigiano fino a Pescara e che accoglie quotidianamente un numero elevatissimo di utenti destinato, oltretutto, ad aumentare in maniera esponenziale durante la stagione estiva. Capisco che non sia semplice riuscire a gestire un sistema sanitario facendo i conti con risorse sempre più esigue – ha concluso il consigliere regionale di M5S – ma pensare di tagliare danneggiando in questa maniera Teramo e la sua provincia è assolutamente impensabile. E non si tratta di una questione di mero campanilismo ma di valutare attentamente come è distribuita la popolazione sul territorio e la configurazione stessa del territorio vista la posizione centrale e strategica che occupano Teramo e Giulianova nelle rispettive aree di riferimento. Il mio appello va, quindi, a tutti i Consiglieri della provincia teramana affinché sostengano una proposta tanto legittima quanto necessaria. Se questo piano deve servire alla riqualificazione del servizio sanitario abruzzese allora si riqualifichi anche quello teramano. Non possiamo essere sempre noi il fanalino di coda dell’intera Regione».
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