TERAMO – L’investimento in piazza Garibaldi ripropone la polemica su quanto è stato fatto o si faccia per evitare che tali episodi si ripetano ormani con cadenza ciclica. L’investimento di oggi è l’ennesimo, ma tranne qualche piccolo intervento (strisce pedonali nuove, occhi di gatto posizionati e poi mai sostituiti alla loro quasi totale rottura), nulla è stato fatto per affrontare con decisione il problema. Di fronte a qualle che non può non essere definita inerzia dell’amministrazione, c’è chi invoca l’intervento della magistratura: «E’ auspicabile – scrive un nostro lettore – l’intervento della magistratura che accerti eventuali comportamenti omessivi o colposi dell’amministrazione sul.problema di viabilità stradale, anche con specifico riferimento alle norme del codice della strada». Si ricorda le vane promesse del sindaco Brucchi e dell’ex assessore alla viabilità Di Giovangiacomo, ma anche del comandante dei vigili urbani, Zaina, sulla possibilità di realizzare un passaggio pedonale protetto. Per non parlare del bluff degli occhi di gatto, che sono tutti distrutti: «Come cittadino – prosegue il lettore – chiedo di sapere i costi di questi inutili accorgimenti e chiedo anche di conoscere chi ha voluto a gran voce un semaforo pedonale a Piano d’Accio lungo la statale 80 senza tener conto che tali apparecchi sarebbero utili in molte parti della città, come ad esempio all’ingresso di Piazza Garibaldi olungo altre vie trafficate». A Teramo – è l’amara conclusione del lettore – si rischia la vita semplicemente attraversando una strada «e vergognosamente nessuno riesce ad attuare una prevenzione al problema. In una città dove non c’è quasi nulla che funzioni difficile trovare soluzioni a queste cose».
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