TERAMO – «È davvero incomprensibile l’ostinazione del Sindaco a negare la scuola Molinari all’Istituto Braga e a proporre, come contropartita, il Parco della Scienza»: lo sostengono i consiglieri comunali di Teramo Cambia, Antonio Filipponi e Maria Rita Santone, che riprendono le critiche mosse dal personale docente dell’istituzione musicale cittadina che non ha gradito la proposta di destinazione del primo cittadino.
«Non siamo di fronte a dei “capricci” da parte del prestigioso Istituto, ma le stanze messe a disposizione al Parco della Scienza sarebbero solo 6, e dovrebbero ospitare più di 320 studenti e oltre 20 insegnanti. Per non parlare poi dell’impianto di condizionamento caldo-freddo – dicono i consiglieri di opposizione -, che non può essere attivato a causa dell’eccessiva rumorosità e del progetto del Cope, che si realizzerà proprio al Parco della Scienza nello stesso edificio dove il Sindaco vorrebbe ospitare l’Istituto Braga». La proposta, per Filipponi e Santone denota «scarsa conoscenza delle esigenze dell’Istituto».
L’unica soluzione percorribile, secondo Teramo Cambia, in attesa che la storica sede di piazza Verdi sia di nuovo utilizzabile, «è la Scuola Molinari. Non capiamo le motivazioni del Sindaco, che sostiene di non poterla concedere in quanto deve essere venduta: a noi risulta che la Molinari sia in vendita ma, sfumata la possibilità di acquisto da parte dell’Inps e in attesa di altre offerte, crediamo sia giusto fin da ora aprire le porte della Molinari all’Istituto Braga, garantendo un anno scolastico sereno e in luoghi idonei. Ci sono ceninaia di studenti – concludono i consiglieri Filipponi e Santone – ai quali va garantito il diritto allo studio senza se e senza ma».