TERAMO – E’ durata meno di 24 ore la libertà di Dante Di Silvestre, il caldaista 60enne di Giulianova, che lo scorso 14 giugno ha ucciso con una coltellata al cuore, Paolo Cialini, in via Verdi a Giulianova, sotto gli occhi della figlioletta di 5 anni e mezzo. Scarcerato ieri per la mancata notifica a uno dei suoi due legali della fissazione dell’udienza dinanzi al Riesame, in queste ore ha ricevuto la visita dei carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Giulianova che gli hanno notificato una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere per omicidio volontario aggravato.
E poi davanti al gip non rsponde. Nel secondo interrogatorio di garanzia davanti al gip, dopo l’aresto bis, Dante Di Silvestre, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Una decisione assunta anche per consentire ai suoi legali di poter studiare gli atti della seconda ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal gip Domenico Canosa e richiesta dalla pm Irene Scordamaglia e ritirata dai difensori dell’uomo, gli avvocati Gennaro Lettieri e Nadia Baldini, solo nel primo pomeriggio di oggi. Di Silvestre, che nel primo interrogatorio aveva ammesso le proprie responsabilità, era stato portato in caserma nella tarda mattinata di oggi ed è rientrato in carcere nel primo pomeriggio.