TERAMO – Il botta e risposta tra l’ex assessore Rudy Di Stefano e il sindaco Maurizio Brucchi ammutolisce la maggioranza ma dà voce all’opposizione. Non c’è stato nessuno, all’interno della coalizione che governa la città e tantomeno nel gruppo di maggioranza relativa di Futuro In, che ha commentato o preso posizione sulle dichiaraziono di chi in giunta c’è stato fino a qualche settimana fa. In particolare, in casa dei ‘gattiani’ la valutazione delle ennesime esternazioni di Di Stefano saranno valutate in un eventuale coordinamento comunale, che non si terrà però prima delle ferie agostane.
E nel silenzio-imbarazzo di chi governa, si sente la voce di chi sta all’oppoizione. E’ infatti il
La maggioranza guidata dal sindaco Maurizio Brucchi è arrivata ad un punto di non ritorno.
Le continue liti per le poltrone da ottenere e le lamentele per le ambizioni deluse hanno raggiunto l’apice, con un ex assessore che invita il suo gruppo (il più numeroso presente in Consiglio comunale) ad abbandonare il resto della maggioranza, con parole di fuoco, che per decenza evitiamo di ripetere.
Incommentabile è anche la riposta data dal primo cittadino, Maurizio Brucchi, non solo tramite un comunicato ufficiale, ma anche attraverso il social network Facebook, inscenando un pietoso battibecco mediatico che nulla ha a che fare con il buon governo della città. Un interesse che ormai sembra sepolto dalle rivendicazioni e dalle lotte intestine, con componenti della maggioranza, che hanno contribuito alla nascita del Brucchi ter (o meglio Brucchi bis bis), e che adesso continuano a minacciare di staccare la spina.
A tutto questo non possiamo assistere passivamente, i titoli di coda stanno scorrendo, ma intanto ognuno resta attaccato alla propria poltrona, sperando in una futura collocazione politica utile, che non ci sarà, perché ormai i cittadini sono stufi di questo grottesco teatrino, mentre la città è in totale disfacimento, dagli asfalti-colabrodo alla perdita delle istituzioni più importanti, dalle banche che hanno perso la loro identità territoriale alle televisioni che chiedono il fallimento.
Anche la Teramo Ambiente non gode di ottima salute, il nostro augurio è che non faccia la fine di tutti gli altri importanti presidi economici e sociali che abbiamo irrimediabilmente perduto.
Il sindaco Maurizio Brucchi ora può dimostrare il suo buonsenso: andare a casa chiudendo la bocca a tutti gli scontenti e i malpancisti.