BASCIANO – Uno schianto inspiegabile contro un Tir, al rientro da una spensierata giornata trascorsa con la famigliola. Uno schianto e il buio, il dolore, la disperazione: è quella in cui è piombato Giulio S., infermiere poco più che 40enne di Basciano, che guidava la Ford Fiesta a bordo della quale c’erano la moglie Emilia T., e le tre bambine, di 5, 6 e 9 anni. Diana, la pià grande, è morta. Il resto della famiglia, padre, madre e due sorelline, sono in ospedale, la mamma e la secondogenita in sala operatoria dalle 20 per due delicati interventi chirurgici per le lesioni interne riportate.
Lo schianto, inspiegabile. La loro macchina, inspiegabulmente, sul rettilineo di Zampitto Salara, quando erano quasi a casa, ha improvvisamente teso a sinistra, verso l’altra corsia di un punto stretto della carreggiata della statale 150, proprio all’altezza del ristorante L’Anfora. Il destino ha voluto che lì, al momento sbagliato e nel punto sbagliato, ci fosse un camion a rimorchio che procedeva in senso opposto. Gli angoli dei due mezzi si sono accartocciati l’uno dentro l’altro, ripiegando all’indietro tutto il motore della Fiesta e facendo rimbalzare la macchina da dove proveniva, ma girata quasi in senso contrario. Un’altro schianto, stavolta contro una Fiat Seicento, che seguiva l’utilitaria della famiglia. E’ finita solo allora la carambola della Fiesta, è finito solo allora lo sconvolgimento gravitazionale all’interno dell’abitacolo: Diana che sedeva tra i due seggiolini delle sorelline e che a differenza loro non era agganciata con la cintura, è deceduta quai sul colpo: il tremendo contraccolpo probabilmente dei sedeili anteriori è stato fatale per i suoi organi interni, la milza in particolare.
I soccorsi. La sala operativa ha racimolato tutte le ambualanze disponibili, dalla Croce Rossa, alla Bianca a due medicalizzate dell’ospedale. Una corsa contro il tempo per arrivare poco dopo lo svincolo dell’A24, in direzione Montorio, purtroppo inutile per la piccola di 9 anni. Il suo corpicino è stato composto in una delle ambulanze, in attesa dell’autorizzione del pm Andrea De Feis per la rimozione della salma. Fuori, il lavoro dei vigili del fuoco del comando di Teramo per estrarre gli altri famigliari dall’abitacolo contorto e correre poi verso il Mazzini.
I rilievi. Gli esperti della Polizia stradale dell’ufficio incidenti del Comando Polizia Stradale di Teramo con il sostituto commissario Antonio Bernardi e l’ipettore Stefano Di Stefano, e della pattuglia della Polstrada di Pineto hanno posto sotto sequestro i mezzi e fatto i rilievi. La statale 150 è rimasta bloccata per oltre due ore, dalle 18, ora dell’incidente, a poco dopo le 20. C’è da chiarire la dinamica del frontale e di cosa l’abbia provocato: non è escluso che il conducente della Fiesta possa avere avuto un colpo di sonno o un malore, mentre si spera che le condizioni dei componenti della famiglia migliorino.