PINETO – Un esposto collettivo alla Procura di Teramo, è stato presentato da numerosi residenti di Scerne di Pineto. In esso si chiede che vengano accertate le responsabilità di disastro colposo di chi avrebbe dovuto impedire l’evento alluvionale dello scorso 15 luglio, il quarto negli ultimi sei mesi. Nell’esposto – scrivono in una nota i cittadini delle vie Po, Belvedere, L’Aquila, delle Paludi, Prati di Tivo e al Mare in una nota – «si denuncia che gli enti competenti, vale a dire Comune, Provincia e Consorzio di Bonifica avevano assicurato la costruzione urgente di nuovi canali di deflusso per le acque piovane dalle colline verso il mare, il ripristino di quelle già esistenti e l’applicazione del regolamento comunale di Polizia Rurale che avrebbe dovuto evitare, in caso di pioggia, che il fango giungesse dai terreni circostanti direttamente nelle case dei cittadini di Scerne». Anche l’allerta meteo diramata dalla Protezione civile, è il parere dei residenti, non è servita a far posizionare nei punti più a rischo della città, come i sottopassi e le zone più basse delle vie di accesso alle case, di pompe idrovore utili a limitare i disagi: questo ha comportato l’isolamento dei residenti nelle abitazioni, anche fino a 12 ore, perchè intrappolati dall’acqua.
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