Due vie di Teramo intitolate a Giuseppe Di Nicola e Pietro La Galla

TERAMO – La città di Teramo ricorda con l’intitolazione di due nuove vie Giuseppe Di Nicola, segretario degli OspedalI di Teramo, Napoli e Roma e segretario Generale dell’Associazione Regionale degli Ospedali abruzzesi, e Pietro La Galla, pittore e fotografo, titolare del primo studio fotografico e di posa della provincia. Sono i due viali quasi paralleli, situati nel plesso dell’ospedale Mazzini. Da oggi l’ingresso posteriore del presidio, quello che conduce all’obitorio e al pronto soccorso da via della Resistenza sarà denominato viale Giuseppe Di Nicola. Al noto fotografo La Galla, invece, è stata dedicata la strada interna che porta all’edificio dell’ex sanatorio, attualmente sede dell’hospice. La cerimonia questa mattina si è svolta alla presenza del sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, del direttore generale della Asl, Roberto Fagnano, di alcuni parenti dei due teramani, tra cui l’ex procuratore di Pescara, Enrico Di Nicola e i promotori dell’iniziativa, i rappresentanti di Teramo Nostra. «Questo è un momento molto importante per la città – ha detto il sindaco Brucchi –, che permette di riportare alla memoria cittadini illustri, il cui operato ha dato un notevole contributo alla storia di Teramo. Sono molto soddisfatto della dedica dei viali, avevano bisogno di avere un nome adeguato». «Mi fa molto piacere che due vie dell’ospedale siano dedicate a personaggi così meritevoli – ha commentato Fagnano -. La trovo una collocazione più che adeguata, anche per il percorso personale svolto da entrambi. Tra l’altro la struttura dell’ex sanatorio è stata il primo edificio ospedaliero ad essere edificato a Teramo». Alla cerimonia era presente anche il consigliere comunale del Partito Democratico, Alberto Melarangelo. «Salvaguardare la memoria – ha sottolineato Melarangelo – è fondamentale soprattutto per le nuove generazioni. Sono due personaggi che hanno contribuito a scrivere la storia di Teramo e non solo, Di Nicola in ambito sanitario e La Galla come artista e fotografo. Credo sia un onore poter inserire questi due concittadini così illustri nella toponomastica della nostra città».