TERAMO – Ha trascorso la notte sedata, nel reparto di rianimazione, dopo essere stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico per riparare le gravi conseguenze dell’incidente sulla milza e tenere sotto controllo le contusioni polmonari, L.S., la bambina di 6 anni coinvolta nel tragico incidente di Basciano in cui ha perso la vita la sorella maggiore Diana, di 9 anni, e sono rimasti feriti il padre, la madre e l’altra sorellina di 3 anni (e non di 5 come riportato in un primo momento). I medici sono ottimisti: l’intervento chirurgico è riuscito, le prosime 48 ore saranno decisive per sciogliere la prognosi che adesso è riservata.
Non è stata più operata invece la madre, la 43enne Emilia T., infermiera della sala operatoria del Mazzini. Adesso è ricoverata in ortopedia, dove i medici tengono sotto controllo le sue fratture e il trauma addominale. Stessa cosa per la piccola N.S., 3 anni appena, che viene assistita in pediatria ma le cui condizioni di salute sono buone. Il papà Giulio S., infermiere anche lui, è appoggiato in pneumologia, nel suo reparto, per i postumi di varie contusioni e conseguenze non gravi alla colonna. Ieri sera il magistrato Andrea De Feis, oltre a indagare il capofamiglia che era alla guida della Ford per omicidio stradale, ha anche rilasciato il nulla-osta per la sepoltura della piccola Diana, i cui funerali saranno celebrati sabato mattina alle 10.30. Il sindaco Frattaroli ha indetto il lutto cittadino.
Ma i bollettini clinici, seppure confortanti per le condizioni della passeggera più grave che si spera possa essere dichiarata al più presto fuori pericolo, passano in secondo piano rispetto alla tragedia della scomparsa di un bimba bella e vivace. La comunità di Basciano è in ginocchio. Dolore e commozione pervadono questo borgo operoso, tutti sottolineano il sorriso della piccola vittima e l’unità di questa famiglia sconvolta dall’incidente.
Mai teatro di uno schianto stradale, come ieri quel tratto della statale 150 a Zampitto Salara di Basciano, è stato tanto affollato di soccorritori quanto silenzioso. In tutti c’era lo choc per quanto accaduto, dagli operatori del 118 superatisi nel soccorso della piccola e dei suoi famigliari, ai vigili del fuoco, agli agenti della Polizia stradale, i cui occhi erano lucidi ed nei loro volti si leggevano la tensione e la commozione.