TERAMO – Teatro romano, forse siamo alla svolta. E’ di queste ore infatti la notizia dell’assegnazione, da parte del Governo, del milione e mezzo di euro di parte statale, che dovrebbe andare a comporre il puzzle di 4,5 milioni (un terzo della Fondazione, un terzo della Regione Abruzzo, un terzo ministeriale) e che permetterà di procedere con l’abbattimento del palazzo Adamoli (si procederà al pagamento degli espropri, essendo già nella disponibilità del Comune), il recupero della cavea e la realizzazione di una platea da 500 posti all’aperto. La notizia è stata comunicata dal ministero al sindaco Maurizio Brucchi, che di recente – dopo il mancato impegno del ministri Franceschini che tante polemiche aveva sollevato, anche a livello locale – si era rivolto personalmente al premier Renzi in visita all’Aquila. Il finanziamento di 1,5 milioni tanto atteso è previsto dal progetto Mit-Mibact, in relazione al comma 338 della legge di stabilità 2016. Lo stesso sindaco ha annunciato che lunedì scriverà al Governatore D’Alfonso che si era impegnato personalmente a rendere disponibile un altro milione e mezzo di euro (quello di competenza regionale), in un primo tempo assegnato ma poi scomparso), nel momento in cui lo Stato fosse stato in grado di fare altrettanto.
Intanto, sul fronte del progetto, è stata risolta la querelle sul gruppi di progettazione: a occuparsi della procedura architettonica sarà adesso il Gruppo Aic, studio di progettazione siculo-romano che fa capo all’architetto Bellomo. E’ presumibile che, chiariti i tempi di erogazione dei finanziamenti, i lavori sul teatro romano possano finalmente partire appena subito dopo l’estate.