TERAMO – La decisione della Giunta comunale di collocare il San Michele Arcangelo di Venanzo Crocetti sulla nuova rotonda del Promenade, allo snodo tra le vie De Gasperi, San Marino e Ponte San Francesco, accende il web. Sono tanti gli artisti locali e i semplici cittadini che hanno lasciato i loro commenti sotto il post e le foto del nuovo rondò pubblicato dall’assessore alla Cultura, Marco Chiarini, sul suo profilo Facebook. La statua bronzea dell’arcangelo protettore della Polizia, donata al Comune dalla Banca di Castiglione e Pianella, non convince i teramani che parlano di «opere fritte e rifritte», ‘non idonee’ ad una simile collocazione. C’è chi si propone con progetti alternativi, come l’artista Marco Pace, e chi suggerisce concorsi per selezionare nuove idee. Non si è fatta attendere la risposta di Marco Chiarini. Questa mattina il neo assessore alla Cultura sul proprio profilo Facebook ha postato un video in cui, fatta salva la soddisfazione per il notevole interesse mostrato dai cittadini, ha spiegato le ragioni della scelta legata soprattutto alla mancanza di risorse economiche: «I suggerimenti venuti a più livelli – ha detto Chiarini – sono intuizioni ottime, ma la necessità di recuperare un budget, fare in modo che le idee si concretizzino, non è una questione secondaria. Io sarei apertissimo al confronto con il contemporaneo. Crocetti, a parte tutti i legami intuitivi e tutte le assonanze che possiamo fare, è un artista universalmente riconosciuto, che tra l’altro ha realizzato una delle tre porte della basilica di San Pietro. Poteva essere trovata una soluzione migliore, ma migliore rispetto a cosa? Abbiamo a disposizione pochi soldi nell’immediato. Certo i fondi si possono recuperare con progetti europei ma la situazione è più complessa. Si dice: “creiamo una gara e via". "Va creata una giuria": quale giuria crei? Non sono assolutamente contrario all’utilizzo del concorso di idee. Ma il limite del budget è un dramma che non si può non considerare. Se adesso si investissero anche solo 40mila euro per arredare con un’opera d’arte una rotonda, pagando una commissione di esperti per selezionarne l’artista autore, ci sarebbe la flagellazione pubblica. E se lo facessimo per ogni rotonda sarebbe il parossismo delle forche. Capisco, assecondo ogni idea e sono pronto ad ascoltare ogni proposta. Sono a Teramo ogni giorno, cammino per le strade come fanno tutti. Non ho un numero segreto, non ho una segreteria che mi filtra, quindi chiunque abbia delle idee da proporre può contattarmi. Di rotonde vuote o da modificare ne abbiamo un’enormità e l’idea è quella di utilizzarle in questo senso».
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