Il bilancio è di 250 morti ma si teme che possa superare quello dell'Aquila

AMATRICE – Una nuova forte scossa di magnitudo 4,3. è stata avvertita in tarda mattinata nell’area del cratere del terremoto dell’altra notte in Lazio e Marche. Ad Amatrice ha provocato alcuni crolli in edifici già danneggiati.  Ambulanze si sono dirette verso la zona rossa.

Il bilancio delle vittime del terremoto, purtroppo ancora provvisorio, è di 250 morti mentre è di 365 il numero di feriti ospedalizzati. Fabrizio Curcio, capo del Dipartimento della Protezione Civile, teme però che il bilancio in termini di vittime, possa essere di dimensioni peggiori di quello dell’Aquila dove i morti furono 309. La Prefettura di Ascoli ha rivisto il dato per la zona di Arquata riducendolo da 57 a 46 il numero dei deceduti. Nell’area di Amatrice e Accumoli il numero ufficiale sale invece da 190 a 195. I feriti in ospedale sono 264. Prosegue senza soste il lavoro dei vigili del fuoco e di tutti i soccorritori.

Lo sciame sismico dunque, continua. Sono state oltre 500, 240 delle quali avvenute dalla mezzanotte scorsa, le repliche registrate a partire dalla prima scossa del terremoto di magnitudo 6,0 nel reatino, avvenuta alla 3:36 del 24 agosto. «E’ un andamento che rispecchia questo tipo di sismicità e non possiamo dire quanto proseguirà – ha detto il sismologo Andrea Tertulliani, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) -. Non esiste una normalità in eventi di questo tipo, ma possiamo dire – ha aggunto – che al momento l’andamento delle repliche rientra in un comportamento consueto, comprese le anche le due scosse più forti registrate a partire dalla mezzanotte». La prima, di magnitudo 4.5, è avvenuta alle 4:33 nella zona di Norcia (Perugia) e la seconda, di magnitudo 4,3, è avvenuta alle 14:36 nella zona di Amatrice. Tutte le altre repliche sono state inferiori a 3. «Adesso – ha proseguito il sismologo – stiamo dispiegando squadre sul territorio, con l’installazione di stazioni mobili intorno all’area colpita»..

Il bilancio delle vittime del terremoto, purtroppo ancora provvisorio, è di 241 morti. Fabrizio Curcio, capo del Dipartimento della Protezione Civile, teme però che il bilancio in termini di vittime, possa essere di dimensioni peggiori di quello dell’Aquila dove i morti furono 309. 

La Prefettura di Ascoli ha rivisto il dato per la zona di Arquata riducendolo da 57 a 46 il numero dei deceduti. Nell’area di Amatrice e Accumoli il numero ufficiale sale invece da 190 a 195. I feriti in ospedale sono 264. Prosegue senza soste il lavoro dei vigili del fuoco e di tutti i soccorritori.