TERAMO – Torna a crescere l’artigianato abruzzese. La Regione, infatti, nel secondo trimestre 2016, ha fatto registrare un saldo positivo di crescita (0,13%) con 529 le nuove imprese artigiane che portano il numero complessivo a 31mila 613 unità. Al primo e al secondo posto sul podio regionale ci sono Teramo (+ 0,32%) e Pescara (+0,20%) con un totale, rispettivamente, di 8 mila 99 aziende e 7 mila 528 imprese. A renderlo noto è il coordinatore di ‘Casartigiani Abruzzo’, Flaviano Montebello, in seguito ad una recentissima analisi condotta sul territorio nazionale da ‘Unioncamere’ che si basa sulle iscrizioni e cancellazioni nel Registro impresa della Camera di Commercio. «Oggi – scrive Montebello – si respira speranza e ottimismo per il tessuto economico abruzzese che sta ritrovando il proprio dinamismo». Ma se nel Teramano e nel Pescarese le aziende artigiane sono aumentate, superando di gran lunga la media nazionale, che si è attestata invece allo 0,19%, arranca la città di Chieti con solo lo 0,02% in più dei trimestre scorsi, male , invece, per il capoluogo regionale che registra un incremento nel settore pari a -0,03%. “Gli incrementi – si legge in una nota – si sono registrati in particolare per parrucchieri ed estetiste, addetti alla cura e manutenzione del paesaggio, alla pulizia e disinfestazione mentre in contrazione restano le attività manifatturiere, dei trasporti e il magazzinaggio“.
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