Adesso è ufficiale: le scuole superiori a Teramo riaprono il 19 settembre

TERAMO – Le scuole superiori a Teramo riaprono il 19 settembre. Adesso è ufficiale: il isndasco Maurizio Brucchi ha firmato l’ordinanza che dipone lo slittamento di una ettimana dell’avvio delle lezioni, in un primo momento previto per lunedì 12 settembre.
La decisione scaturisce dalla proposta avanzata ieri dal presidente della Provincia, Renzo Di Sabatino, allo stesso sindaco, sulla base di una istanza di alcuni dirigenti scolastici che in una nota all’Ente richiamano alcuni elementi di riflessione:  «…si continuano a registrare scosse, la maggior parte degli studenti, nuovi iscritti, non conoscono l’edificio e non hanno mai fatto prova di evacuazione; in alcune istituzioni sono in corso lavori di ristrutturazione – scrivono i dirigenti Loredana Di Giampaolo, Clara Morchella, Caterina Provvisiero e Achille Volpini –. Nessuno vuole sottrarsi alle responsabilità ma, in una situazione ancora incerta, riteniamo opportuno gestire la riapertura con calma e serenità senza una tempistica convulsa» . I dirigenti, concludono, auspicandosi che si possa trovare una «linea decisionale condivisa sia per il primo che per il secondo ciclo scolastico». Di Sabatino, quindi, ha fatto propria l’istanza sostenendo che «sarebbe certamente utile avere una settimana in più a disposizione per lavori e verifiche sulla stabilità delle strutture».
Della proposta di far slittare l’apertura si è parlato anche nel corso della riunione che nel pomeriggio il sindaco ha avuto in municipio con stampa e alcuni genitori, che era stata preceduta da quella con i presidi delle 5 scuole comunali. Brucchi, annunciando per domani la pubblicazione sul sito Internet del Comune del fascicolo relativo alla sicurezza scuola per scuola, ha ribadito che tutti gli edifici scolastici comunali sono agibili ma anche che dei 31 plessi, soltanto 13 ono stati oggetto di verifiche tecniche dal 2010 a oggi, e che in 19 non sono mai state fatte. Questo significa che per incaricare professionisti in grado di farle, occorrono 220mila euro: il sindaco ha detto che incontrerà nelle prossime ore i presidenti degli ordini professionali per chiedere loro la disponibilità a una collaborazione gratuita.
Ecco l’elenco delle 19 scuole cittadine in cui non sono state effettuate le verifiche sismiche: De Albentis, Michelessi, Savini, San Giuseppe, San Giorgio, Piano della Lenta, D’Alessandro, De Jacobiis, San Berardo, Villa Mosca, Elementare San Nicolò e Nepezzano, Scuola materna Nepezzano, Sant’Atto, Villa Vomano, Frondarola, Villa Ripa, Fornaci-Cona, Elementari Villa  Vomano.