Tir si incastra tra i pini di via Longo FOTO – VIDEO

TERAMO – Stavolta non ci entrano le rotonde, tantomeno i passaggi al livello, tuttavia l’incidente che ha visto protagonista un ‘bilico’ che trasportava merce destinata al Brico di via De Gasperi, incastratosi tra le piante della discesa di via Longo per una manovra errrata, ripropone la polemica sull’organizzazione del traffico in città. L’episodio, che ha incuriosito i residenti dell’incrocio del Promenade – dove si stanno eseguendo i lavori di realizzazione della nuova rotonda – e tenuto impegnati vigili del fuoco e vigili urbani per oltre due ore, si è verificato attorno alle 13. Il mezzo pesante, diretto al magazzino merci del centro commerciale naturale sul lungofiume – posizionato per una inspiegabile anomalia in una zona difficilmente raggiungibile con i Tir -, nell’affrontare la curva in discesa di via Longo, è finito per bloccarsi in diagonale ripetto alla sede stradale, sul terrapieno erboso e contro un robusto pino. Incastrato in quella pericolosa posizione, fronte al primo dei blocchi di caseggiati della ‘famigerata’ via Longo. All’autista, un giovane pugliese, non è rimasto altro che chiedere soccorso per togliere il Tir. Sono intervenuti i vigili del fuoco con la loro potente autogru: hanno ‘imbracato’ il cassone carico di merce per sollevarlo e rimetterlo in traietttoria di strada. Non è la prima volta che accade, hanno riferito vigili urbani e residenti: cioè che un mezzo peante, per di più autoarticolato come quello di oggi, resti incastrato un pò per la pendenza, un pò per il poco spazio di manovra e l’angolo di curva. Dunque un percorso non consigliato ai mezzi pesanti. Gli autisti però sono costretti a percorrerlo perchè il deposito del grande magazzino è posizionato nei pressi del lungofiume e non è accessibile dal piano a raso lungo via de Gasperi. Un’altra contraddizione come molte che riguardano viabilità e traffico a Teramo. L’occassione di oggi è stata utile per i residenti per tornare a chiedere la sistemazione di questo angolo di città, con il taglio di un albero pericolante e la creazione di uno scivolo in afalto che permetta una manovra più comoda ai mezzi pesanti, magari approfittando dei lavori di costruzione della rotonda.