TERAMO – (jacopodifrancesco) Caduta l’ultima foglia di fico con l’esonero di Zauli, il Teramo sforna una prova convincente e porta a casa un punto che per le modalità con cui è maturato sta anche stretto. 4-4-2 è il primo modulo scelto da Federico Nofri, che parte molto offensivo schierando Petrella e Forte sulle fasce; Marcolini risponde con il solito 3-5-2, in posizione di mezzala l’ex Valentini. Il primo quarto d’ora della gara è di marca romagnola, sia quando manovrano l’azione sia quando si abbassano per colpire in contropiede riescono a rendersi pericolosi, pur senza creare problemi a Rossi. E’ solo questione di tempo, anche il Teramo con il passare dei minuti carbura e il primo brivido lo regala Sansovini. Il più pericoloso dei locali è sicuramente Cesaretti, che non arriva a deviare sul secondo palo un pallone velenoso al 27′. La seconda parte della prima frazione si gioca perlopiù in mediana, dando luogo ad un match fisico e poco spettacolare; in chiusura ancora ‘il sindaco’ s’inventa un sinistro girandosi al limite dell’area e sfiora l’incrocio.
Nella ripresa Nofri cambia subito modulo: dentro Carraro da playmaker al posto di Forte, si passa al 4-3-3. La fase di studio continua, tutte le azioni del Santarcangelo passano per un vivacissimo Cesaretti, e solo al 61′ Rossi con un’uscita sventa il primo vero pericolo, salvandosi subito dopo su Cori che di testa va alto. La condizione fisica del Diavolo è inferiore rispetto a quella dei locali, Nofri opta quindi per un più prudente 3-5-2 inserendo Capitanio per uno spento Petrella: davanti comunque con le sponde di Jefferson e le giocate illuminanti di Sansovini il Teramo non soffre più del dovuto, tanto che al 74′ ai circa 50 biancorossi in trasferta resta l’urlo in gola su colpo di testa di Capitanio, un grande Nardi abbassa la saracinesca al 74′. Nell’ultimo quarto d’ora l’inerzia è chiaramente a favore del Teramo, con Carraro che sembra creare qualcosa ad ogni giocata; prima Ilari quasi va solo verso Nardi – tirare sarebbe stata la soluzione migliore – ma due minuti dopo sempre su una serpentina dell’ispirato ex, Sansovini con un sinistro colmo di rabbia porta avanti il Teramo. Non passano neanche due minuti e Cori con un’incornata imperiosa rimette in parità il risultato: il Teramo non si arrende, vuole i primi tre punti stagionali ed è ancora Capitanio che va vicino al gol vittoria, ma Nardi si salva con un altro grande intervento. Si va avanti fino al 96′ quando Croce – appena entrato – prende una traversa che sa di beffa.
Giocando con serenità e determinazione, i valori chiesti da Nofri, la prima vittoria potrebbe arrivare già sabato, al Bonolis contro il Fano (ore 20:30). Bisognerà lavorare in settimana per oliare i buoi meccanismi visti, soprattutto quelli degli ultimi venti minuti.
LE PAGELLE
Rossi 6 continua a non sbagliare
Scipioni 5 cross non se ne vedono e spesso arriva tardi sulle seconde palle
Caidi 6 di testa sono tutte sue
Speranza 6 solita grande partita, forse poteva fare qualcosa di più sul gol di Cori
Karkalis 6 buon esordio, rispetta le consegne
Bulevardi 6 la sua corsa è fondamentale
Ilari 6.5 esce alla distanza, suo in buona parte il gol di Sansovini
Petrella 5 per niente ispirato
Forte 5 tanto sacrificio ma in avanti è impalpabile
Sansovini 7 fondamentale, gol da punta vera
Jefferson 6 col tempo sarà più supportato, e allora sarà decisivo
Carraro 6.5 imprescindibile, mente del gioco biancorosso
Capitanio 6.5 sfortunato due volte in attacco, attento dietro
Croce 6.5 quando viene chiamato in causa c’è sempre, prima o poi gli entrerà