TERAMO – Le guardie mediche in provincia di Teramo non saranno chiuse. Il Commissario alla sanità Luciano D’Alfonso, sulla base delle sollecitazioni dei consiglieri regionali Sandro Mariani e Luciano Monticelli e dell’assessore Dino Pepe, ha firmato oggi il decreto con cui ha sospeso gli effetti dei due decreti firmati dall’allora Governatore Chiodi, scongiurando dunque la chiusura dei servizi in alcuni comuni della provincia.
«Si tratta di un risultato importante – commentano i tre esponenti del Pd – ma, come avevamo prontamente annunciato, è un atto dovuto nei confronti di un territorio già fortemente penalizzato in termini oro–geografici e che necessita di una profonda riorganizzazione dei servizi di Continuità Assistenziale, prima di procedere alla chiusura tout court delle postazioni». I rappresentanti teramani del partito di maggioranza relativa in regione avevano subito raccolto il grido di allarme dei sindaci e degli operatori della sanità, che si dicevano preoccupati dei rischi e dei gravi riflessi sull’assistenza pubblica della decisione adottata dal direttore generale della Asl nell’applicazione delle direttive dell’allora governo regionale sul taglio delle guardie mediche.
«Nel nostro intervento abbiamo ribadito la presenza di uno scenario in profondo mutamento per quanto riguarda gli assetti della medicina del territorio, sia a livello nazionale, che localmente, facendo seguito ai provvedimenti già adottati da questa amministrazione regionale, sia per quanto riguarda la rete delle emergenze–urgenze, sia per quanto attiene la rete ospedaliera. In questo contesto – scrivono Mariani, Monticelli e Pepe -, così profondamente cambiato rispetto al 2012 e 2013, si è resa necessaria una presa di posizione immediata, che tenesse conto degli indirizzi programmatori regionali circa la realizzazione delle Aft (Aggregazioni Funzionali Territoriali) l’implementazione delle nuove postazioni del 118 e la nuova distribuzione dei distretti sanitari sul territorio.
In questo periodo che ci separa dalla definizione, tra l’altro, di un nuovo accordo collettivo nazionale, che sta ridisegnando in maniera innovativa i termini e le funzioni dell’assistenza primaria e della continuità assistenziale, tutti i servizi delle guardie mediche rimarranno attivi sul territorio della provincia di Teramo, a garanzia dell’assistenza, che soprattutto i cittadini delle aree interne e disagiate meritano ampiamente».