TERAMO – Finirà con tutta probabilità sui tavoli della Procura di Pesaro il caso della pre-selezione che la Asl ha organizzato per ‘scremare’ il numero degli aspiranti al maxiconcorso per 56 posti da Operatore socio sanitario, svoltosi all’Adriatic Arena del centro marchigiano lo scorso 20 settembre. Oggi pomeriggio lo ha annunciato il segretario provinciale della Uil, Alfiero Di Giammartino, nel corso dell’incontro alla sala polifunzionale della Provincia in cui ha radunato molti dei partecipanti alla selezione che hanno riferito di clamorose irregolarità che si sarebbero verificate nello svolgimento della prova selettiva, dalla quale sono stati ‘promossi’ 306 candidati. Sotto accusa – con foto e testimonianze – l’utilizzo di telefoni cellulari, introdotti nel palazzetto dove si teneva la prova senza che nessuno del servizio di controllo si sia preoccupato di farli depositare all’ingresso. Addirittura, c’è chi accsa la Asl di gravi lacune, non avendo previsto una ‘schermatura’ dell’Adriatic Arena in modo da annullare tutti i segnali telefonici dell’area ma ancor più clamoroso è la richiesta che adesso verrà avanzata sia alla Asl che alla magistratura, qualora la Asl neghi l’istanza: si chiedano ai gestori telefonici i tabulati dei cellulari delle persone che hanno superato la prova di selezione per verificare se essi hanno dialogato con l’esterno del palazzetto. Solo così si avrà la prova che il concorso è stato inficiato da irregolarità. C’è chi giura di sì, mostrando anche una foto di una giovane candidata che fotografa il foglio dei test sulle ginocchia. E in seconda battuta le accuse si basano anche sul fatto che sia stata ammessa a partecipare gente che non aveva con sè il documento o che aveva dimenticato il foglio di iscrizione e l’attestato di versamento della tassa di iscrizione.
La risposta avventata del dg Fagnano. In serata sull’argomento è intervenuto anche il direttore generale Roberto Fagnano che ai giornalisti ha dichiarato, forse un pò avventatamente, che in caso il concorso venga bloccato da ricorsi al Tar o dalla magistratura, «faremo ricorso alle gradutorie di Pescara e delle Marche per le assunzioni a tempo indterminato». Piuttosto, sulla vicenda valgano le parole del direttore amministrativo, Maurizio Di Giosia, che all’argomento ammessi senza documenti, ha dichiarato: «Nessuno è entrato senza documento di identità, sono stati tutti identificati. Chi non aveva copia della domanda di iscrizione e del versamento, è stato ammesso con riserva, perchè non era giousto escluderli per uina dimenticanza del genere. I telefonini? Lo speaker ha annunciato che chiunque fosse stato sorpreso a fotografare i test o ad usare lo smartphone una volta iniziata la prova, sarebbe stato espulso. Mi chiedo: perchè se qualcuno ha visto irregolarità di questo genere, ha parlato soltando adesso? Non era meglio denunciare subito, lì sul posto?»