TERAMO – In seguito allo sciame sismico che nelle scorse ore si è abbattuto su tutto il Centro Italia il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, ha disposto la chiusura di tutte le scuole, di ogni ordine e grado, anche per le giornate di domani e di sabato. Il ritorno tra i banchi, quindi, è previsto per mercoledì visto che il 31 ottobre coincide con il ponte per la solennità di tutti i Santi. Il provvedimento del sindaco non riguarda solo la parte didattica ma è esteso a tutto il personale scolastico. «Proseguono – scriveve il primo cittadino teramano – le verifiche nelle scuole senza registrare danni alle strutture. In considerazione dell’incontro avvenuto in Provveditorato con i dirigenti scolastici della Provincia di Teramo, in accordo con il Presidente della Provincia, le scuole resteranno chiuse anche nelle giornate di venerdì e sabato».
UNIVERSITA’. Didattica sospesa anche all’UniTe fino a lunedì 31 ottobre. Christian Corsi, docente dell’Università e delegato del rettore al welfare, in un post sul suo profilo facebook fa sapere che le sedi dell’Ateneo non hanno riportato danni. «L’Ospedale di medicina veterinaria – scrive Corsi – resta aperto e a disposizione per i nostri studenti anche per la notte del 27 ottobre. Sempre vicino ai nostri studenti». Gli uffici amministrativi dell’Ateneo e la Segreteria studenti resteranno però aperti al pubblico.
I DANNI DEL SISMA NEL TERAMANO. Anche la provincia di Teramo, comunque, fa la conta dei danni, anche se l’epicentro del sisma dista almeno un centinaio di chilometri. I vigili del fuoco sono impegnati come di consueto in verifiche e interventi di consolidamento, ma in alcuni casi a disegnare zone di sicurezza attorno ad edifici o muri pericolanti (50 fino a questa sera alle 20). Vista la situazione particolare, nella notte sono stati chiamati in servizio 20 vigili del fuoco per far fronte alle crescente richiesta di interventi. I casi più evidenti a Valle Castellana, dove ha ceduto la parete di un’abitazione che già lo scorso 24 agosto era stata dichiarata inagibile, ma anche un crollo di una parete in pietrame all’interno del locale cucina-soggiorno di un appartamento a Teramo (nella foto), la caduta di porzioni di abitazioni nel comune di Valle Castellana e il crollo di una porzione della parte superiore della torre campanaria della ex chiesa Santa Maria della Lacrima a Bellante Paese.