TERAMO – (jacopodifrancesco) E’ il momento di rialzare la testa. A prescindere dall’avversario, il Teramo deve ritrovare se stesso per uscire da una palude che occupa da troppo tempo. L’occasione ci sarà domani, sul difficile campo di Gubbio dove Nofri ha giocato dal ’94 al ’96.
La prestazione indecorosa contro l’Albinoleffe non può aver messo in mostra il vero Teramo, ne è convinto lo stesso mister Nofri: «E’ stata una settimana valida dal punto di vista degli allenamenti e della partecipazione. Dopo una contestazione è più semplice mettersi a testa bassa a lavorare – ha continuato – dobbiamo risollevarci subito per la tifoseria, che resta il nostro patrimonio».
Sul Gubbio si esprime così: «Affronteremo una squadra particolarmente in salute, terza in classifica, pur avendo qualche problemino in casa. In questo momento, comunque, dobbiamo rialzare la testa a tutti i costi, al di là dell’avversario di turno». Questo invece il suo pensiero per quanto riguarda l’aspetto mentale: «I giocatori devono sapersi caricare da soli: veniamo da due sconfitte, quindi – ha spiegato – non possiamo permetterci di mancare sotto questo profilo. Personalmente devo forse essere più bravo nel trasmettere semplicità e sicurezza, ma fino a qualche giorno fa non eravamo certo in confusione». Poi il discorso si è spostato sui singoli: «Nessuno è stato accantonato, le gerarchie le modifica il campo (riferendosi a Croce, ndr
Probabile formazione Teramo: (4-4-2) Rossi; Scipioni, Caidi, Speranza, D’Orazio; Di Paolantonio, Steffè, Ilari, Bulevardi; Sansovini, Croce.