Si svuotano le case, si riempiono palazzetti e piazze. A Teramo 200 famiglie sfollate, a Montorio 2.000 senzatetto

TERAMO – Il Teramano si prepara a trascorrere la prima notte dopo il risveglio con il terremoto e molti hanno deciso di non trascorrerla a casa. Troppo fresco il ricordo dello sciame sismico che oggi ha tormentato tutta la provincia. E allora le piazze sono presse d’assalto con macchine parcheggiate nelle piazze e dotate di ogni cosas possa essere necessaria, compreso qualcosa per riscaldarsi perchè le temperature stanno scendendo. Ma c’è anche chi non dorme nelle proprie abitazioni, ma non per libera scelta. E’ l’esercito degli sfollati, quelli cui il terremoto ha lesionato la casa, consigliandone l’evacuazione. Soltanto a Teramo e frazioni sono oltre 200, ma il picco è a Montorio: circa 2.000 quelli che hanno biogno di una sistemazione di fortuna. Il sindaco Gianni Di Centa ha emesso l’ordinanza con cui ha trasformato il centro storico in zona rossa, ma anche alcune frazioni e la zone Peep dove ci sono abitazioni lesionate. La gente sfollata parte sarà sistemata in hotel, oarte negli impianti sportivi, dove c’è anche una piccola mensa da campo: ma il problema sono le brandine, i materassi e l’occorrente per dare un letto ad anziani e diveramente abili intanto. Poi i vedrà come organizzarsi: il sindaco sta cercando aiuto alla prefettura e alla protezione civile, ma fino a questa sera c’erano grandi difficoltà per affrontare all’emergenza.
A Teramo la situazione è meno difficile numericamente parlando ma pur sempre complea. Le evacuazioni degli appartamenti si susseguono e in serata è arrivato anche lo gombero di un altro condominio, il terzo a Teramo, dove abitano 25 famiglie, nei pressi del bivio di Santa Chiara alla Cona, di fronte al deposito dell’Arpa. Era successo in via Cona in tarda mattinata, altre famiglie hanno lasciato gli appartamenti in altri quartieri, fino a toccare quota 70 famiglie nel solo capoluogo; a Spiano sono altre 70 persone, a Rocciano altre 20. Il Comune ha allestito 300 posti letto tra palestra di Villa Pavone, PalaGiorgioBinchi (nella foto), ospedale veterinario di Piano d’Accio e tendostruttura del Camposcuola. Tutte situazioni di emergenza che in serata si sono riempite di sfollati, con i volontari di Croce rossa e Cives Protezione Civile a prestare opera di assistenza, in presenza di molti anziani e di questi alcuni non autosufficienti. E’ un vero dramma, a cui i spera di poter porre rimedio al più presto.
Ma se questa è l’emergenza, ci sono tantissimi altri casi di rischio abitativo al limite dell’emergenza. E i casi sono diverse centinaia, se è vero che i vigili del fuoco hanno oltre 500 prenotazioni per verifiche e sopralluoghi soltanto nel comune di Teramo.