TERAMO – (jacopodifrancesco) Tornano i fantasmi: una settimana su, poi di nuovo giù. Torna il Teramo che sembra non conoscersi, spaventato dal pressing avversario e ostinato nel cercare un’offensiva che non può essere efficace in nessun modo. Il Mantova è bravo ad approfittare dell’unico errore difensivo e trova la prima vittoria nelle ultime nove partite col gol di Zammarini.
4-4-2 confermato per Nofri, che deve rinunciare a Bulevardi dall’inizio perché si è allenato solo venerdì, Prina risponde con un 5-3-2 modulabile.
Male entrambe Cristini sfiora il palo di testa al quarto, poi la gara si assesta in una fase di stallo data dagli errori di misura e di letture commessi da entrambe le squadre, sfavorite anche dal forte vento. Sia i biancorossi sia i virgiliani attaccano con molti uomini, ma ai ragazzi di Nofri manca totalmente la connessione tra i reparti: il Teramo è impalpabile negli ultimi trenta metri. Croce viene anticipato costantemente, quindi anche le traiettorie alte diventano palle recuperate per il Mantova. Al 39′ la prima occasione, Petrella va alto di testa prima di lasciare il campo – ancora grane muscolari – per Bulevardi.
Doccia fredda Al terzo minuto della ripresa Zammarini stoppa inspiegabilmente nell’area piccola e può insaccare io vantaggio per i lombardi: sotto alla prima occasione vera.
Il Teramo risponde di voglia, si riversa nella metà campo ospite e crea una mischia al decimo dove rimedia però soltanto una ammonizione Bulevardi.
Reazione Teramo Proprio il numero 8 si dimostra con voglia e tecnica l’anima di una squadra persa nelle sue ansie; le squadre si allungano e per questo il Teramo crea situazioni in cui a mancare è l’ultimo passaggio per arrivare in area di rigore. Ci si affida alle galoppate di Scipioni e all’ingresso di Forte per Di Paolantonio, ma entrambi hanno l’effetto contrario e semplificano il compito della difesa ospite: l’ultimo brivido arriva da un tiro al volo di Capitanio che impegna Maniero.
La schizofrenia del Teramo comincia a essere preoccupante: certo l’infermeria non aiuta – Jefferson fuori anche per la prossima – ma a questa squadra mancano certezze, manca la forza caratteriale che serve per uscire da una situazione più che complicata, la palla scotta. Domenica ci sarà il derby al Riviera delle Palme a San Benedetto: per la piazza è la partita dell’anno, e a questo punto la classifica non aspetta più nessuno. Servirà la parte luminosa del Teramo.
Teramo Calcio (4-4-2) Rossi; Scipioni, Caidi, Speranza, D’Orazio (39′ Capitanio); Petrella (39′ Bulevardi), Steffè, Ilari, Di Paolantonio (79′ Forte); Sansovini, Croce.
Pagelle
Migliore in campo: Bulevardi 6,5 è ovunque: dribbling, cross, palle recuperate. Averne con la sua grinta
Rossi 6 incolpevole sul gol
Scipioni 4,5 ci prova più di altri, ma sbaglia troppo
Caidi 5 la palla del gol era sua
Speranza 6 baluardo
D’Orazio 5 impalpabile
Petrella 5 gli arrivano solo palle difficili
Ilari 4 sbaglia tutto quello che c’è da sbagliare
Steffè 4 non fa il solito filtro e sbaglia molto
Di Paolantonio 5 ci prova ma spesso è solo
Sansovini 5 non trascina, non crea
Croce 4,5 corre tanto, anticipato sempre
Capitanio 4 sembra avere vecchie ruggini con il pallone
Forte sv