TERAMO – “No lei non può entrare in centro storico di domenica, ripassi domani che è lunedì, vedremo"… Se l’é sentito rispondere un signore che vive in via Capuani, che ha la casa lesionata, la moglie incinta al nono mese terrorizzata dalla scosse e deve, anzi vuole traslocare: ha cercato invano sia al vigile urbano che lo ha fermato al varco (sì, clamoroso, c’era un vigile urbano al varco…) sia al comando in piazzale San Francesco – dove si è recato dopo – il permesso per entrare in Ztl con un furgone sui cui caricare le supellettili da portare via. Un episodio che stride con altri clamorosi episodi di inciviltà e di spregio delle regole, che accadono perchè l’impunità regna sovrana, soprattutto in centro storico. In una via in cui si permette la sosta selvaggia per ore, soprattutto alle auto dei commercianti della strada – queli che si lamentano che i clienti non trovano posto -, dove le auto entrano ancora in retromarcia per ‘saltare’ i varchi, dove quasi tutti non pagano l’occupazione del suolo pubblico per tavolini e ombrelloni, e dove da più di una settimana non si alza più il ‘pilomat’ alle 17 per l’isola pedonale (tutto questo è segno dell’assenza completa dei controlli dei vigili urbani che garantisce l’impunità), la vera necessità di una famiglia sotto stress da terremoto viene ‘rinviata’ d’ufficio. Ma tant’è: la ‘deregulation’ del centro storico è lo specchio fedele del caos che regna a Palazzo di città….
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