CROGNALETO – L’isolamento di sette frazioni, tra cui il comune capoluogo Crognaleto, e 700 persone, terminerà entro 48 ore, poi il transito sul ponte di Aprati riprenderà, anche se con limitazioni ai mezzi al di sotto dei 35 quintali di peso. Per il momento, i residenti che vivono al di là della statale 80, bloccati tra due provinciali impercorribili, vengono ‘traghettati’ oltre i blocchi con un servizio navetta garantito da due pick-up della Protezione civile. C’è anche un’ambulanza sul posto pronta per le eventuali emergenze. La scuola, che si trova a Nerito, riaprirà mercoledì prossimo. La riapertura del ponte, chiuso dopo un sopralluogo della Protezione civile e che ricade sotto la gestione della Provincia di Teramo, è stata concertata questa mattina nel corso di una riunione al Coc e un sopralluogo cui hanno partecipato il sindaco di Crognaleto, Giuseppe D’Alonzo, il presidente della Provincia, Renzo Di Sabatino, il segretario del Presidente Luciano D’Alfonso, Claudio Ruffini, rappresentanti della Protezione civile regionale e del Genio Civile e i tecnici provinciali. La ditta incaricata dei lavori, eseguirà nelle prossime 48 ore delle perforazioni di consolidamento sulla spalla del ponte e una serie di cerchiature in acciaio alle pile che hanno subìto il danno dal sisma.
Il sindaco di Crognaleto, D’Alonzo, si è detto «soddisfatto per la presenza istituzionale per la soluzione della problematica e per l’immediata operatività. insomma – ha proseguito – questo è il paese che vogliamo! Questa mattina ho visto ciò che serve, il coordinamento tra gli enti e la soluzione dei problemi come è mio solito fare! Ho visto una Regione efficace ed una Provincia ultra operativa: lo stesso presidente Di Sabatino è stato sotto al ponte con me, all’impresa esecutrice e ai tecnici per visionare e rincalzare l’urgenza».