TERAMO – Riprenderanno domattina le verifiche dei tecnici della Dicomac (Direzione di Comando e Controllo) della Protezione civile nei 31 plessi scolastici teramani e già martedì, nella serata sarà possibile fare un punto della situazione e decidere il da farsi. Oggi intanto il sindaco Brucchi e l’assessore Fracassa hanno effettuato un sopralluogo con il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo Savini-San Giuseppe-San Giorgio, Adriana Sigismondi, presso la scuola Molinari per valutare la situazione alla luce della decisione, adottata ieri, di trasferire nella ex sede di Veterinaria degli alunni della scuola media Savini e della scuola elementare San Giuseppe. Le aule sono in ottimo stato, e sono in totale 39, oltre alle tnze della segreteria, e in esse saranno sistemati 835 alunni. E’ però necessario spostare o abbattere tramezzi divisori realizzati per e esigenze dell’università e non idonei per lo svolgimento dell’attività scolastica che qui dovrà essere ospitata. E’ stato dunque dato immediato mandato ad eseguire i lavori di adeguamento, che saranno eseguiti in due settimane, con l’impegno di concludere al piu presto. I ragazzi delle medie della Savini e delle elementari della San Giuseppe rientreranno dunque in aula, preusmibilmente, attorno al 21 novembre.
La riapertura scuole lunedì 14 novembre o a scaglioni. Per loro in realtà si tratterà di una settimana in più di vacanza rispetto agli altri, erchè dai ragionamenti fatti in seno all’amministrazione in attesa della conclusione delle verifiche, emerge una volontà di far slittare la riapertura delle altre scuole da giovedì 10 novmbre a lunedì 14 novembre. Lo ha confermato anche il sindaco Maurizio Bucchi, oggi: «Le veriice riprndono domattina – ha detto -, ci siamo affidati alla Protezione civile e da loro aspettiamo il parere sulla sicurezza delle nosre scuole. Ritengo di non dovermi fasciare la testa se dovrò aspettare qualche giorno in più per riaprire aule di cui sarò certo della loro sicurezza. Non ho fretta, insomma, preferisco la conferma dei tecnici della Protezione civile e le loro classificazini in categorie. Intanto abbiamo cominciato alcuni lavori in cinque scuole (tra queste Fornaci Cona e Noè Lucidi, ndr) e avremo fatto un passo in più». Esiste però anche un’altra ipotesi, quella di riaprire gli istituti scolastici a scaglioni, mano a mano che arriveranno le indicazioni di agibilità dei tecnici Dicomac o della conclusione dei lavori. Ma è una decisione che sarà presa – ha ribadito il prmo cittadino – di concerto con i dirigenti scolastici.