Il sindaco D'Alonzo alla Camera lancia l'appello alla Boldrini

TERAMO – "Occorre pensare ai territori dopo che abbiamo ricostruito, fare scatole che poi sono vuote non ha senso. La dorsale appenninica è caratterizzata da piccoli Comuni, abbiamo bisogno di essere incentivati. Non vogliamo l’assistenza, ma il giusto merito. Chi fa attività commerciale garantisce un presidio, non fa attività di lucro". E’ stato il sindaco di Crognaleto, Giuseppe D’Alonzo, a rappresentare dinanzi alla presidente della Camera, Laura Boldrini, la drammatica condizione dell’Abruzzo, e del Teramano in particolare, dopo il sisma dello scorso 30 ottobre. Alla presenza di altri 600 primi cittadini di tutta Italia, D’Alonzo ha partecipato al confronto sulle urgenze del Paese, dopo il collega di Norcia, Nicola Alemanno, e prima di Pirozzi di Amatrice e Rinaldi di Ussita. Uscendo dal particolare della realtà del proprio comune, che domani dovrebbe vedere l’uscita dall’isolamento di 6 frazioni con 700 abitanti per l’impossibilità di utilizzare il ponte di Aprati sulla provinciale 45, D’Alonzo ha portato in aula le necessità del Teramano, in ginocchio per le ferite al patrimonio edilizio privato e pubblico, alle scuole, alle chiese. Ma in particolare all’economia, con l’appello lanciato all’onorevole Boldrini: raccolga il grido di appello di un territorio che non piange vittime, ma conseguenze tali da metterne in forte discussione la ripresa e il futuro di un territorio. "La differenza, rispetto al sisma dell’Aquila – ha ricordato D’Alonzo – è che ieri c’era un rapporto con i corridoi romani, oggi c’è un rapporto diretto con i sindaci. Lasciamo stare i ‘pizzini’, siamo convinti che grazie agli emendamenti porteremo a casa il risultato, che il governo aderirà alle nostre richieste. Importante e’ pensare ai territori".
A Roma c’era anche il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, che in un post su Facebook ha così commentato l’incontro: «A Roma per parlare dei problemi del paese e dei Sindaci. Ma sopratutto per sottolineare che ora il problema principale è il terremoto, i paesi colpiti, le agibilità degli edifici pubblici e privati, la sicurezza delle scuole e delle nostre case, il cratere sismico, la ricostruzione, le risposte ai tanti problemi che ci troviamo ad affrontare. Essere qui ha senso solo se ci verranno date le giuste risposte. Ma presto, prestissimo».