Renzi promette: Teramo (con Torricella e Campli) nel cratere ma senza sgravi fiscali

TERAMO – Va in fibrillazione il web, come la Borsa per l’elezione di Trump, appena si sparge la notizia delle anticipazioni del premier Renzi circa la definizione del ‘cratere’ sismico in Abruzzo. E all’ennesima bufala da fibrillazione mediatica si scatena la ricerca della notizia: ma è vero che Teramo non è nel cratere? No, Teramo sarà nel cratere. Certo la confusione creata dall’ansia di alcuni sindaci non aiuta. Non si limitano all’annuncio della concessione delle agevolazioni ai propri comuni ma si lanciano se non in commenti in previsioni che altri non l’avranno. C’e chi, come il sndaco di Campli, Pietro Quaresimale, dopo aver inondato il web di ‘selfie’ pescaresi con il premier Renzi, ha addirittura diramato un comunicato stampa "sull’annuncio arrivato in maniera ufficiosa" (che significa?) solo a lui, che Campli sarà nel ‘cratere’ che  il Governo sta disegnando nel decreto emergenziale. Campli ci sarà e Quaresimale si fa forte intanto di una situazione reale dei danni che mette il centro farnese in pole position per il ristoro e poi del forte lavoro politico di chi, del partito di Renzi, sta lavorando per un equo riconoscimento di quanto subìto da alcuni centri teramani tra i quali proprio Campli.
Ma torniano al cratere e alla posizione di Teramo. Il Governo sta definendo il quadro dei Comuni ritenuti danneggiati direttamente dal sisma e oltre a quelli già presenti nel cartere del sisma aquilano del 2009 (che furono 8: Arsita, Castelli, Colledara, Fano Adriano, Montorio, Penna Sant’Andrea, Pietracamela e Tossicia), sta delineando un ampliamento ad altri campanili, i cui rilievi hanno evidenziato un quadro complessivo di danni e sfollati numericamente imponente. Sono: Teramo, Torricella Sicura, Campli, Crognaleto, Cortino, Rocca Santa Maria, Valle Castellana e una tra Civitella e Isola del Gran Sasso. 
La posizione di Teramo è nota: c’è un aspetto fiscale che accomuna il capoluogo teramano ad Ascoli, Foligno e Rieti. Ovvero: questi tre comuni sarebbero inseriti nel piano di ricostruzione agevolata, ma senza il beneficio degli sgravi fiscali che invece riguardano gi altri comuni del cratere. Dunque anche i questi centri s’ al riconoscimento degli indenni per la ricostruzione di case anche di classe A e via dicendo, ma non esenzione dal pagamento di tributi e tasse come per gli altri.
Comunque bata aver qualche altro giorno (se non ore) di pazienza, poi questo nodo sarà sciolto.