TERAMO – I Consigli delle Camere di Commercio di L’Aquila e di Teramo, riunitisi oggi alla stessa ora, hanno deliberato di proporre al ministero dello Sviluppo Economico l’accorpamento dei due organismi per dare vita a un nuovo Ente camerale che assumerà il nome di Camera di Commercio del Gran Sasso d’Italia. L’intesa consentirà di inserirsi nel processo di autoriforma avviato dal sistema camerale italiano e di anticipare il percorso che scaturirà dall’imminente entrata in vigore del decreto di riforma, che prevede la riduzione del numero delle Camere di Commercio italiane da 105 a 60.
Il nuovo Ente camerale manterrà la presenza sul territorio delle due sedi all’Aquila, che sarà anche sede legale, e a Teramo. Le riunioni si svolgeranno in alternanza tra le due sedi e verranno mantenute sui territori funzioni e servizi. La costituenda Camera di Commercio del Gran Sasso d’Italia comprenderà 155 comuni con una popolazione di 618 mila abitanti, 79.474 imprese registrate che producono annualmente circa 9 miliardi di valore aggiunto ed 1,7 miliardi di export.
Sulla base dei dati di bilancio dei due Enti il patrimonio della costituenda Camera di Commercio ammonterà a oltre 17 milioni di euro, l’attivo circolante risulta di circa 24 milioni, di cui 17 milioni di disponibilità liquide. La
dotazione organica della nuova Camera di Commercio sarà di 80 unità lavorative. «L’opportunità di procedere alla creazione di un nuovo Ente camerale interprovinciale – sostiene il presidente della Camera di Commercio di Teramo, Gloriano Lanciotti – trova fondamento non solo nell’evoluzione normativa che indica in maniera obbligata tale strada, ma anche nella piena condivisione del percorso avviato dalle due camere consorelle, che risponda
soprattutto a un disegno strategico per lo sviluppo dei territori finalizzato al sostegno degli ambiti provinciali,
salvaguardando la presenza dell’Ente camerale su entrambi i territori e l’articolazione delle funzioni e delle competenze».
«La nascita della Camera di Commercio del Gran Sasso d’Italia – osserva il presidente della Camera di Commercio dell’Aquila, Lorenzo Santilli – è stata resa possibile grazie al grande senso di responsabilità e alla disponibilità dimostrata da tutti i soggetti coinvolti, nell’interesse esclusivo del sistema delle imprese rispetto al quale, attraverso la razionalizzazione delle risorse, sarà possibile destinare importanti risorse per interventi di promozione economica sul territorio, senza intaccare i patrimoni liquidi, già a partire dal prossimo esercizio».