L’AQUILA – L’assessore regionale ai Lavori Pubblici, Donato Di Matteo, è indagato con l’ipotesi di reato di corruzione e turbativa d’asta nell’ambito dell’ inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica di Avezzano sugli appalti per il rifacimento degli impianti sciistici di Pescasseroli, Cappadocia e Ovindoli, in provincia dell’Aquila. Con lui sarebbe indagato anche il consigliere regionale di ‘Regione Facile’ Lorenzo Berardinetti, presidente della Commissione Agricoltura e sindaco del Comune di Sante Marie.
L’avviso di garanzia è scattato in seguito all’atto della proroga delle indagini, chiesta e ottenuta dal pm titolare dell’inchiesta Maurizio Maria Cerrato. Le indagini, svolte dalla squadra mobile dell’Aquila, diretta da Gennaro Capasso, hanno già coinvolto l’ex sindaco di Ovindoli Pino Angelosante, l’ex vicesindaco, Marco Iacutone, l’attuale sindaco di Pescasseroli Anna Nanni, l’ex sindaco di Cappadocia, Lucilla Lilli (dimessasi dall’incarico da qualche settimana) e l’attuale sindaco di Cerchio, Gianfranco Tedeschi.
In serata è intervenuto l’avvocato Sergio Della Rocca, difensore dell’assessore Di Matteo per dichiarare che «l’amministratore regionale non ha ricevuto alcun avviso di garanzia contenente la descrizione dei fatti contestati. Peraltro – dice il legale – la richiesta di proroga delle indagini costituisce un atto formale del procedimento e non presuppone l’esercizio dell’azione penale. Di MatTeo dichiara la propria estraneità ai fatti riportati dalla stampa e confida in un pronto chiarimento sulla sua posizione da parte della Magistratura».