La scossa da 4.4 del pomeriggio ha cambiato faglia

TERAMO – Il terremoto di magnitudo 4,4 avvenuto nella zona dell’Aquila, e sentito distintamente da Ascoli al Maceratese e nel Teramano alle 17.17 di oggi, «fa parte di una sequenza diversa rispetto a quella del sisma di Amatrice del 24 agosto scorso e potrebbe essere avvenuto su una faglia nota fin dal terremoto che ha colpito L’Aquila nell’aprile 2009". Lo ha detto il sismologo Alessandro Amato, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), che di recente è stato a Teramo per parlare proprio di terremoti e faglie ai cittadini teramani, al Parco della Scienza.

Al momento sono una decina le repliche registrate, quasi tutte verso Nord Ovest. Il terremoto di magnitudo 4,4 è avvenuto alla profondità di 14 chilometri e a circa 11 chilometri a Sud di Amatrice. «E’ avvenuto quindi in una zona separata e non rientra nel sistema di faglie attivate in agosto, anche se – ha rilevato Amato – non si può escludere che questo terremoto sia in qualche modo legato a quel sisma». Inoltre la zona in cui è avvenuto il terremoto «era già attiva nelle ultime settimane: aveva avuto sismicità di basso livello, più o meno la stessa del 2009».