TERAMO – Se la cabinovia è progetto da mandare agli archivi della storia di questa città, adesso gli sforzi devono essere concentrati alla soluzione di una delle criticità ambientali e infrastrutturali più rilevanti del nostro territorio, come la presenza della centrale dell’Enel nel cuore del quartiere Cona. A ribadirlo, è il consigliere comunale del Pd, Francesca Chiara Di Timoteo, preoccupata di un «doveroso avvio con gli organi regionali di un lavoro efficace finalizzato a conservare i relativi finanziamenti su progetti che abbiano un respiro e un obiettivo di portata regionale ma siano legati al territorio della nostra città».
«La centrale – dice la rappresentante Dem – oltre ad avere un impatto ambientale ed urbanistico devastante espone a possibili gravi rischi per la salute i residenti che dimorano nelle vicinanze. Più volte in Consiglio comunale abbiamo ribadito, a differenza di altri gruppi consiliari che solo adesso si sono accorti del problema seguendo l’onda del Masterplan, la necessità di recuperare un intervento che già la Giunta Sperandio pose al centro della propria attenzione, imponendo all’Arta un controllo delle onde elettromagnetiche con ripetute misurazioni e avviando un confronto con l’Enel al fine di attivare un protocollo d’intesa sottoscritto dal Presidente dell’Enel, Chicco Testa, e dal Sindaco Sperandio, avente come obiettivo la dislocazione della centrale in un’area agricola prospiciente, lontano dalle abitazioni. Purtroppo tale accordo successivamente è rimasto chiuso nei cassetti delle amministrazioni succedutesi dal 2004 in poi.
«E’ inaccettabile che il quartiere Cona – sostiene Franceesca Di Timoteo – abbia ancora una centrale elettrica localizzata tra palazzine e nelle vicinanze di edifici scolastici, per questo chiediamo un impegno forte chiediamo un impegno forte da parte di tutte le istituzioni che possono intervenire per realizzare questo grande progetto, eventualmente reindirizzando ad esso, nel rispetto delle procedure consentite e previste dalla legge, i finanziamenti di una parte del Masterplan».