TERAMO – Quel sale che il Comune sembra aver già finito per combattere il ghiaccio su strade e marciapiedi cittadini, non manca invece all’ex assessore alla Protezione civile, Rudy Di Stefano, appena un anno esatto fa in sella a camion e ruspe impegnati nello spazzamento della neve che cadeva slla città. Per l’ex uomo della giunta Brucchi, quale miglior occasione della nevicata con temperature polari e della strategia di aggressione all’emergenza di queste ore, per gettare sale sulle polemiche aperte dai pulpiti popolari del social network Facebook? Alla faccia della staffetta politica che ha messo al suo posto un altro ‘gattiano’ di Futuro In (Franco Fracassa), l’ex assessore picchia duro ancora una volta sul sindaco Brucchi, offrendo la sponda a molti suoi sostenitori e altri oppositori del primo cittadino, in primis alcuni residenti di quartieri e frazioni dove, nelle strade nella morsa del ghiaccio, si è costretti ad evitare di uscire per non farsi male.
«Emozionato e motivato – scrive Rudy Di Stefano -. Questo è il risultato dei tanti messaggi e chiamate che sto ricevendo in questi due giorni. Non mi aspettavo di avere ancora così tanti amici, pronti a testimoniarmi apprezzamento per il lavoro svolto, paragonandolo all’attuale… (troppo facile però), invitandomi a proseguire il lavoro svolto (tranquilli, non mollo, l’anno nuovo porterà dei grandi rinnovamenti, ma ne discuteremo insieme presto).
«Scherzi a parte gestire un’emergenza è sempre complicato, impossibile eliminare ogni disagio – spiega l’ex assessore alla Protezione civile -. Tuttavia questa era una situazione "di facile gestione", visto che fortunatamente la neve ci ha fatto visita nel lungo ponte dell’Epifania (quindi a traffico zero, agevolando parecchio gli interventi).
«Il problema non è se il piano neve funziona o no, quello funziona ed anche molto bene, almeno sulla carta, poi però va gestito ed adattato alle situazioni del momento (e questo non lo si può fare dal divano di casa o da dietro la scrivania, o con sopralluoghi di facciata la mattina dopo).
«Probabilmente, chi oggi ha l’onore (perché è un onore occuparsi della propria Città) di occuparsi di Piano Neve, invece di passare il tempo ad ironizzare sui miei cappellini, sul mio abbigliamento, che durante le emergenze sembravo più un cantoniere (persone che non smetterò mai di ringraziare) che un assessore…beh… avrebbe fatto meglio a tacere e prendere esempio, cosi si rendeva conto che non si bruciano i soldi pubblici facendo passare le ditte private con i bobcat nella viabilità principale (evidente che impiega 4 volte di più di un normale trattore gommato, con un costo maggiore)!!».
L’ex assessore ha rifiutato il rietro in giunta. E nel corso del contraddittorio aperto con un navigatore, Rudy ha anche svelato un particolare inedito, quelo di aver rifiutato, di recente, la proposta di rientrare nell’esecutivo di Brucchi: «… Fino a prova contraria io mi sono dimesso a Maggio, abbondantemente prima del rimpasto avvenuto a luglio. Oltre le motivazioni delle dimissioni dissi che il problema era l allenatore e bisognava cambiarlo. Ti dò un altro elemento, meno di un mese fa mi è stata richiesta la disponibilità di rientrare in giunta, cosa che ho gentilmente ma fermamente respinto….»
Insomma fuori fa freddissimo, ma attorno alle cose dell’amministrazione cittadina, il caldo è torrido!