TERAMO – Niente allarmismi, il progetto del Comune di Teramo – qualificatosi 111esimo su 120 – non è stato bocciato dal Bando delle periferie: non rientra tra i primi 24 che saranno finanziati per primi con la dotazione originaria di 500 milioni di euro, ma avrà lo stesso i fondi perchè il milione e 600mila euro necessari sono già previsti nella Finanziaria 2017. Lo assicura l’assessore comunale Valeria Miticoni: «E’ solo questione di tempo – dice – perchè tutti i progetti previsti dalla graduatoria avranno copertura di partecipazione e dunque i 12,6 milioni richiesti arriveranno entro l’anno anche a Teramo». Secondo quanto afferma il Comune teramano, per coprire l’intera necessità dei progetti presentati da città capoluogo e metropolitane, servono 2,1 miliardi di euro che saranno resi disponibli dalla norma di bilancio varata dal Governo. Il progetto teramano, messo giù assieme a Rfi e Ater, prevede l’arreramento della stazioe ferroviaria, la realizzazione di una piazza per la Gammarana tra viale Crispi e via Roma, l’abbattimento dell’ex stadio comunale (fatta eccezione per la Curva Est) con successiva riqualificaazione, il recupero delle ‘casette basse’ di via Piave.
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