TERAMO – Teramo crocevia dei soccorsi per l’intera provincia, soprattutto le zone montane e del versante della Valfino. Tra l’area di atterraggio dell’ex Villeroy e Boch, nel quartiere della Gammarana e l’elisuperficie dell’ospedale Mazzini di Teramo, sono stati allestiti due piccoli aeroporti, dove si sono incrociati una decina di elicotteri, tra quelli dell’Esercito e dell’Aereonautica militare, dei Carabinieri e della Polizia di Stato, dei vigili del fuoco e del 118. Al Mazzini è stata gestita l’emergenza dei soccorsi sanitari, con l’aggiunta anche di un velivolo adibito al volo notturno del 118 di Como (domani ne arriverà un altro da Torino).
Alla ex Villeroy, sotto il coordinamento del capo delegazione di Teramo del Cnas, Gino Perini, i velivoli hanno invece caricato derrate alimentari, pannolini, medicinali e altre necessità ma anche uomini del Corpo nazionale di soccorso alpino delle diverse delegazioni presenti a Teramo, abruzzesi, umbre e piemontesi: i materiali sono stati verricellati sulle zone isolate e ancora non raggiunte dalle turbine e dall’Enel, in particolare le frazioni di Valle Castellana, Crognaleto, Cermignano, Arsita, Bisenti, Isola del Gran Sasso. Sulla viabilità i mezzi della Provincia sono intervenuti grazie anche al supporto deimezzi spalaneve arrivati da fuori regione. Adesso a disposizione ci sono 15 turbine e 3 pale gommate, oltre ai mezzi cingolati di vigili del fuoco ed esercito come i Bruchi, che possono camminare sira le alte superfici nevose.