CROGNALETO – Quasi duecento persone residenti in Comuni e contrade isolate dalla nevicata di martedì e mercoledì scorsi hanno trovato rifugio temporaneo nelle caserme dei carabinieri. Da Valle Castellana a Nerito di Crognaleto, i militari dell’Arma, attrezzati con generatore e viveri, hanno allestito brandine di emergenza e trasformato gli uffici in locali di accoglienza. Un rifugio provvidenziale per anziani e bambini in particolare, che alla difficoltà creata dal maltempo hanno dovuto aggiungere lo stress delle violente scosse di terremoto. A Valle Castellana, dove ci sono i carabinieri Gianmarco Fochesato e Michele Barbato, un centinaio di residenti hanno trovato caldo e conforto, in attesa del’arrivo delle Truppe Alpine dell’Esercito, a quattro giorni dalla nevicata, che hanno utilizzato elicotteri da trasporto per evacuare gli sfollati.
A Nerito di Crognaleto, la grande caserma dove comanda il maresciallo Giovanni Granatiero, che da inizio anno ospita anche i forestali transitati nell’Arma, ha costituito una sorta di residence dove i militari hanno risposto alle necessità della popolazione, pur vivendo loro la condizione di isolati, senza collegamenti radio per mancanza di energia elettrica ai ponti, e con metri e metri di neve da spalare. «A Valle Castellana nei giorni pià duri siamo riusciti ad ospitare fino a 130 persone. A Nerito da subito abbiamo garantito assistenza a circa una sessantina di persone e tra essi a un grupo di anziani bisognosi di cure e medicinali che abbiamo rifornito raggiungendo la stazione con mezzi 4×4 del comando provinciale – ha commentato il colonnello Piervittorio Romano, comandante provinciale dei carabinieri di Teramo, che ha raggiunto la stazione con il luogotente Vincenzo D’Alto e l’appuntato scelto Giovanni Rasicci del nucleo informativo, per verificare di persona la situazione e consegnare viveri, oltre a pannolini ed omogeneizzati per i bambini -». Con la statale 80 vietata al transito per i mezzi non autorizzati e con una sola corsia disponibile, Nerito è stata isolata a lungo come le altre 16 frazioni del comune di Crognaleto. Soltanto sabato pomeriggio una turbina ha garantito di nuovo il collegamento con la statale e l’installazione di un generatore dopo sei giorni di buio.