TERAMO – Il piano di riorganizzazione dell’Anas, che vuole la sede della struttura tecnica ed amministrativa del Compartimento Abruzzo trasferita dall’Aquila a Bari, proccupa l’Ance Abruzzo. Il presidente regionale dei costruttori, Armando Di Eleuterio, ritiene che ciò «impoverisca il Compartimento Abruzzo in termini di risorse, umane ed economiche, di disponibilità ed autonomia, con un riflesso negativo sulla presenza sul territorio». Utle a tal proposito è l’esempio delle recente emergenza maltempo. Secondo Di Eleuterio, l’Anas Abruzzo è stata determinante per evitare il collasso della Regione grazie alla sua capacità di rapido intervento.
«E’ necessario considerare il fatto – scrive il presidente dell’Ance Abruzzo – che più aumenta la distanza con i luoghi di riferimento, tanto minore è l’efficacia degli interventi, in particolare di quelli relativi alla gestione, manutenzione ordinaria e straordinaria della rete stradale la cui percorribilità, in sicurezza, è indice di civiltà.
La più grande stazione appaltante del Paese, invece, si distacca dai territori e tutto ciò mentre l’Abruzzo affronta un percorso di ricostruzione che richiede maggiore concentrazione e coordinamento di forze». Di Eleuterio, nell’unirsi all’appello delle istituzioni locali per chiedere che il coordinamento delle sedi Anas per Abruzzo, Molise e Puglia resti nel capoluogo regionale, chiede che, nel frattempo, si preveda una deroga «che consenta, almeno transitoriamente, al Capo Compartimento Anas di intervenire direttamente, in somma urgenza, sulla viabilità di competenza senza alcun limite di spesa: non si chiede di tornare alle case cantoniere – chiude il presidente Ance – ma non è possibile assistere in silenzio a processi degenerativi mascherati da modernizzazione».