BELLANTE – Un altro colpo a un terminale bancomat, stavolta fallito, in provincia di Teramo. E’ successo all’ufficio di Poste Italiane a Bellante Stazione, nella notte, ma in questo settimo assalto in tre mesi a uno sportello stavolta non c’è la firma della banda dell’esplosivo, quella che distrugge le filiali ex Tercas con l’ossiacetilene. Come accadde il 29 ottobre scorso, qualche chilometro più giù da questo sportello di Poste, alla Banca dell’Adriatico, la banda – forse composta da quattro persone – ha agito utilizzando una utilitaria per spaccare la vetrata e poi un furgone Duicato per agganciare il bancomat e trascinarlo a spasso per le vie circostanti cercando uno spazio tranquillo dove provare ad aprirlo. Come allora, sono stati però costretti ad abbandonare tutto, mezzi rubati e cassaforte, perchè l’allarme e le telefonate dei cittadini hanno messo in moto le centrali del 112 dei carabinieri di Teramo e Alba Adriatica. I militari hanno rinvenuto il bancomat con 20mila euro, il furgone e la Mazda 2 usata per la spaccata, che la banda aveva parcheggiato ieri pomeriggio dinanzi all’ingresso delle Poste per avere campo libero nell’azione notturna. Restano i danni insomma, anche stavolta ingenti agli infissi dell’ufficio postale, e le indagini dei carabinieri della stazione di Bellante con i colleghi della compagnia di Alba Adriatica.
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