TERAMO – L’Università di Teramo ha superato a pieni voti l’emergenza sisma e ha ottenuto un pieno riscontro dai numeri delle iscrizioni al nuovo anno accademico e per i vari corsi di laurea: le matrricole aumentao per il quarto anno consecutivo, con un incremento significativo di oltre il 13 per cento. Lo rende noto il professor Christian Corsi, delegato del Rettore al Placement e al Welfare di UniTe, che conferma come il timore di un’onda lunga dell’apprensione generata dallo sciame sismico, dopo gli eventi in successione dal 24 agosto allo scorso mse di gennaio, sia stato spazzato dalla fiducia riposta dagli studenti nella sicurezza della struttura e sull’assistenza costante durante gli eventi calamitosi: «Abbiamo comunicato loro quello che sono le nostre strutture, che aderiscono perfettamente a tutti gli standard di sicurezza – ha detto Corsi -. Lo abbiamo fatto con un video e formando i nostri studenti con simulazion all’interno dell’università, di ogni aula e di ogni laboratorio, abbiamo lavorato molto su queste tematiche. I nostri studenti hanno dimostrato grande maturità, grande attaccamento non alla universita ma, come dico sempre, a quello che è la comunità dell’università di Teramo, tornando in aula al prmo giorno di riapertura: per questo non abbiamo avuto emorragie di trasferimenti di alcun tipo e lunedì scorso, alla chiusura delle iscrizioni al nuovo anno accademico, abbiamo registrato per il quarto anno consecutivo, un aumento delle matricole, che si traduce in un +13,36 per cento. Un risultato molto importante»
Proprio sulla materia dell’emergenza e della Protezione civile, anche alla luce dell’esperienza vissuta con il progetto Open Protezione, l’università di Teramo si porrà come tutor formativo per operatori di volontariato, enti, cittadini e popolazione studentesca, sia sulla gestione degli eventi che sulla comunicazione in emergenza: «Faremo sei o sette incontri in tutta la regione con una formazione specifica e mirata, così come ci è stata richiesta, dunque una indicazione non imposta dall’alto ma che arriva dal basso e che sia utile alle associazioni. Organizzeremo – ha aggiunto Corsi – un grande evento di simulazione al Campus, immagino di coinvolgere tutte le scuole non solo della provincia, in modo da simulare una situazione di emergenza proprio al Campus. Ma non solo: stiamo immaginando la progettazione di un master universitario proprio per definire al meglio una formazione di primo livello e specifica ma anche per attuare quel modello di comunicazione che è stato poi uno degli output raccolti».