TERAMO – Le dimissioni del sindaco di Teramo Maurizio Brucchi hanno suscitato ovvie reazioni sia nel centrodestra che nel centrosinistra. Ecco cosa hanno detto i principali protagonisti della vita politica locale, provinciale e reginale.
Gianni Chiodi, Governatore emerito: «Non commento, devo prima caire meglio»
Guido Campana, consigliere comunale Al Centro per Teramo: «In questo momento erano inevitabili… forse doveva farlo prima…dalla formazione della prima giunta si è capito che il Sindaco avrebbe avuto tanti problemi. Si è fidato troppo di alcune persone»
Giorgio D’Ignazio, cons.re regionale consigliere Alternativa Popolare: «Mi auguro che il Sindaco possa rapidamente ritrovare un ampio consenso all’interno del consiglio comunale e ritirare le dimissioni perché in questo momento un commissario sarebbe dannoso».
Vincent Fanini, coordinatore provinciale di Forza Italia: «Brucchi è una persona seria”, lasciando intendere che condivide l’operato del primo cittadino in un momento così tanto delicato.
Rudy Di Stefano, ex assessore Futuro In: «Dopo non aver più da tempo la maggioranza elettorale uscita dalle urne, di fatto è stato sfiduciato ampiamente dal consiglio. Un atto dovuto. Ma sarà una "Cialentata"»
Giorgio Di Giovangiacomo, ex assessore Al Centro per Teramo: «Dimissioni scontate e tardive».
Renzo Di Sabatino, presidente della Provincia (Pd): «Umanamente mi dispiace; da uomo delle istituzioni esprimo preoccupazione perché la città di Teramo avrebbe avuto bisogno di un governo forte, autorevole e coeso per gestire l’emergenza. Politicamente è la conferma dell’assenza ab origine di un progetto comune del centrodestra per la città di Teramo. Senza un progetto non c’è collante che riesca a tenere insieme una maggioranza che da subito si è rivelata essere meramente elettorale».
Sandro Mariani, cons.re reg.le capogruppo Pd: «In merito alle dimissioni del Sindaco di Teramo Maurizio Brucchi ritengo di avere nulla da commentare in quanto l’unico mio impegno è quello di continuare a lavorare per garantire al capoluogo un’alternativa concreta ad un’amministrazione che in tre anni ha avuto, come principale occupazione, la ricerca continua di pesi e contrappesi per garantirsi la sopravvivenza politica e amministrativa».
Manola Di Pasquale, ex candidato sindaco Pd:«La mancanza di programmazione e di contenuti ha logorato il sindaco Brucchi, rimasto ostaggio dei gruppi di potere e politici che hanno saputo discutere solo di incarichi, deleghe e assessori dimenticando troppo spesso i problemi veri della città. Il sindaco incapace di guardare oltre, alla fine ne è stato definitivamente travolto».
Francesco Mastromauro, sindaco di Giulianova (Pd): «Auspico una soluzione alla crisi politica che ha indotto Maurizio Brucchi a rassegnare le dimissioni. La città di Teramo ha bisogno del suo Sindaco in un periodo così delicato».
Giuseppe D’Alonzo, sindaco di Crognaleto (Pd): «Al collega Sindaco la piena solidarietà! Alla politica… Teramo non merita il commissariamento».
Luciano Monticelli consigliere regionale (Pd): «A me non piace quando non si arriva a legislatura completa… Il sindaco viene eletto per governare la città, soprattutto per Teramo che si trova con mille problemi… politicamente è lontano da me ed in questo momento di sofferenza gli auguro una vicinanza di tipo personale e non politica…».
Gianguido D’Alberto, capogruppo comunale Pd: «Un atto inevitabile dopo la doppia sfiducia subita dal consiglio comunale in dieci giorni. Una sconfitta non solo di Brucchi ma soprattutto di tutti i leader del centrodestra teramano che, in una situazione di crisi, si sono preoccupati fino all’ultimo solo di gestire potere e poltrone, conducendo con arroganza la città verso il commissariamento».
Gabriele Minosse, sindaco di Cortino e segretario prov.le Pd: «Le dimissioni saranno efficaci fra 20 giorni. Credo che sia stato il momento peggiore. Avrebbe dovuto farlo tempo fa. Si rischia di rimanere per più di un anno senza governo della città. Tutta la responsabilità sarà del sindaco che ha tirato a campare per oltre un anno. La città ne pagherà le conseguenze».
Dino Pepe, assesore regionale (Pd): «Prendiamo atto delle dimissioni del Sindaco di Teramo che rappresenta la dimostrazione del fallimento della politica di centro – destra.. non abbiamo tempo di fare polemiche e propaganda… E’ necessario da subito lavorare per una nuova fase di governo capace di affrontare le tante problematiche della città e che la sappia rilanciare cogliendo le opportunità di rinascita dopo i terribili eventi di questo inverno».