TERAMO – Si è svolta ieri sera la prima riunione dell’Osservatorio indipendente sull’acqua del Gran Sasso, che vede ad la partecipazione di Wwf, Legambiente, Mountain Wilderness (nella foto Massimo Fraticelli), Arci, ProNatura Laga, Cittadinanzattiva, Guardie Ambientali d’Italia e Fiab. Sono state illustrate le prossime iniziative e soprattutto le tre direttrici principali lungo le quali si muoverà l’osservatorio: verificare cosa è successo tra l’8 e il 9 maggio e nei giorni immediatamente precedenti, avviare un confronto con gli Enti competenti per comprendere cosa non funziona nel sistema di approvvigionamento idrico dal Gran Sasso, comprendere quali sono gli attuali programmi per la messa in sicurezza definitiva delle acque del Gran Sasso.
«Sappiamo che sono in corso da mesi delle riunioni a livello regionale che stanno ipotizzando nuovi interventi. Anche per questo aspetto è indispensabile che le istituzioni informino i cittadini e si aprano al confronto – sottolineano le associazioni -. Per perseguire questi obiettivi l’Osservatorio, oltre ad aver avviato l’accesso agli atti per raccogliere informazioni, intende organizzare innanzitutto una serie di incontri pubblici aperti a tutti per confrontarsi con le istituzioni che stanno gestendo queste problematiche». Tra le prime iniziative un confronto pubblico con Arta, Asl e Ruzzo Reti SpA.