TERAMO – Le loro scorribande avevano fruttato circa 25mila euro di bottino, tra oggetti preziosi, generi alimentari, merceria e perfino chili di frutta. Sette, in totale, i furti messi a segno in altrettanti negozi del centro cittadino di Teramo e a Isola del Gran Sasso, che vengono addebitati a due donne pescaresi di etnia rom di 55 e 30 anni, rintracciate e arrestate ieri a Tivoli dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della Compagnnia di Teramo. Gli uomini del capitano Pietro Fiano, coordinati dal maggiore Riziero Asci, hanno notificato loro le ordinanze firmate dal gip del tribunale di Teramo che hanno chiuso le indagini avviate per identificare i reponsabili dei colpi. La tecnica era sempre la stessa: dopo aver distratto i titolari, portavano via portafogli, borse e marsupi da cui trafugavano denaro contante e tessere bancomat. In una gioielleria avevano rubato un intero rotolo di oggetti corallo. Tra l’altro su una delle due donne pendeva un ordine di carcerazione della Procura di Avezzano, e doveva scontare 7 anni di carcere per cumulo di pena per furti avvenuti ad Atessa (Chieti), Arcevia (Ancona) e Aielli (L’Aquila), a conferma che si tratta di ladre seriali.
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