TERAMO – E’ tornato in libertà, dopo 1.884 giorni di detenzione, Davide Rosci, il militante di Azione Antifascista Teramo, condannato per l’assalto al blindato dei carabinieri nella giornata degli ‘indignati’ a Roma, nell’ottobre 2011: dopo la condanna definitiva a 5 anni e due mesi, Rosci è sceso sotto i 4 anni ancora da scontare e questo gli ha permesso di poter accedere ai benefici dell’affidamento in prova, come richiesto dal suo legale Filippo Torretta. Adesso potrà scontare la pena residua facendo l’assistente a Totò Iacovoni, noto esponente della sinistra teramana e regionale, Proprio Iacovoni, insieme ad altri esponenti della sinistra teramana, si è sempre battuto contro la condanna di Rosci, ritenuta ingiusta, anche perché non ci sarebbe mai sta la prova evidente della sua partecipazione diretta all’assalto al mezzo blindato. Rosci tra l’altro proprio di recente ha ottenuto un’altra pronuncia a favore, quella del tribunale dell’Aquila che gli ha riconosiuto un indennizzo per aver trascorso 340 giorni di detenzione in condizioni «non compatibili con la dignità umana», in celle troppo piccole, a volte senza finestre, in spazi angusti condivisi con altri reclusi. Ieri Davide ha salutato su Facebook questa sua nuova realtà personale e il suo posto in poche ore ha raccolto 2.500 ‘like’, 612 condivisioni e quasi 400 commenti.
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